La furia del black bloc ha profanato addirittura i simboli religiosi. Una violenza immotivata, che indigna

Ma anche un simbolo religioso mandato in frantumi. Un atto di vandalismo da parte di chi, svincolato dalla consapevolezza civica e politica, ha deciso di infuocare lo scontro. Si è trattato di incredibili episodi sui quali, credo, occorra riflettere. C’è da essere sconcertati e preoccupati per quello che considero il frutto di una violenza immotivata, se non un atto di offesa per la sensibilità di chi è credente. Non spetta a me giudicare, ma di certo si è trattato di un atto grave, “inammissibile” come ha affermato anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Uno sfregio alla fede e alla comunità anche se l’indignazione dovrebbe essere generale: di chi crede e di chi non crede. Una sensazione di assurdità ma un gesto inutile: la violenza non porta da nessuna parte, anzi peggiora le cose. Un modo per segnare la distanza tra i violenti e tra chi aspira davvero a un mondo più giusto e solidale. Non ci si può difatti esimere dall’isolare i violenti senza confonderli con la stragrande maggioranza dei manifestanti che invece volevano protestare pacificamente. 

Non servono commenti ulteriori. Spero solo si ristabilisca un clima di dialogo e di civile convivenza. Il dialogo, il confronto e anche il dissenso espressi in forme civili costruiscono il futuro di un paese democratico. Se così non fosse… c’è da essere indignati!