Allarme siccità, il gruppo Cap assicura: «A Milano non ci sono rischi»

Il combinato disposto di falde acquifere di profondità e di investimenti oculati per la manutenzione e l’ammodernamento della rete idrica mettono il Capoluogo al sicuro

«Molto improbabile che i milanesi restino senz’acqua»

A differenza di Roma, Milano e i suoi cittadini non corrono il rischio di vedersi razionare le risorse idriche a causa della siccità. Lo rassicura Alessandro Russo, il presidente di Cap, il gruppo che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio della Città Metropolitana di Milano e in diversi comuni delle province di Monza e Brianza, Pavia, Varese, Como. Secondo Russo, infatti, sono due i fattori che concorrono a tenere al sicuro la città della Madonnina: «Milano si trova in una situazione fortunata non solo per la conformazione del territorio che permette il rifornimento idrico da profonde falde acquifere, ma anche perché negli anni sono stati fatti ottimi investimenti per garantire la fornitura e la qualità dell'acqua». Il rischio che i milanesi si ritrovino con i rubinetti a secco, insomma, secondo Cap è molto limitato. «A differenza di comuni come Roma – precisa in tal senso il leader di Cap - dove l'acqua viene rifornita con bacini idrici, quali laghi o fiumi, a Milano l'acqua viene prelevata da falde acquifere profonde anche fino a 100 metri. Falde che hanno tempi di ricarica molto lunghi e ci vorrebbero quindi anni prima che si creino situazioni critiche». A ciò si aggiungono poi gli investimenti operati nel tempo dal gruppo Cap, volti ad ammodernare e mantenere sempre perfettamente efficienti le infrastrutture deputate al trasporto ed alla distribuzione capillare dell’acqua.
Redazione Web