Crescono i mutui erogati dalle banche ma sono per la surroga, o la sostituzione, di quelli vecchi

In Lombardia, mutui in misura maggiore di oltre il 150% rispetto all'anno prima

Il mercato dei mutui residenziali, dopo aver fatto registrare un lungo periodo di contrazione, sembra pronto a riaccendere i motori e secondo i più recenti dati tornare a correre. Un aspetto sicuramente positivo, ma che non implica una definitiva spinta all'auspicata ripresa del settore edile. Dati alla mano è  proprio ciò che sta accadendo in Lombardia, scenario di numerosi paradossi, dato che, nonostante i prezzi delle case abbiano fatto registrare in media ancora un calo, con le compravendite che segnano ancora valori negativi, continuano ad essere aperti cantieri per la realizzazione di nuove costruzioni sia nel residenziale che per il settore commerciale, dove la situazione non è comunque rosea.

Per fare il punto con i dati rilevati, i prezzi delle case sono scesi dell 1%, ma ciò non è sufficiente per invogliare ad acquistare o cambiare la propria abitazione. A stimolare le compravendite non sembrano bastare neppure le agevolazioni sul mutuo riservate alle giovani coppie grazie all'intervento della stessa regione, dato che più della metà delle case in vendita rimane ad adornare le vetrine delle agenzie immobiliari o ad aumentare il numero di annunci per oltre un anno, e per le case in affitto la situazione non è migliore (6 mesi per trovare un affittuario nel 36% dei casi).

Tuttavia l'erogazione dei mutui ha invertito la tendenza nella prima parte del 2014. Banca Unicredit, che è stata tra i primi istituti di credito a mostrarsi disposto a tornare sul mercato, ha reso noto di aver erogato, solo in Lombardia, mutui in misura maggiore di oltre il 150% rispetto all'anno precedente, un risultato che fa ben sperare quanti vogliono tornare in banca a rinegoziare o migliorare le condizioni del proprio mutuo.

Proprio in questo aspetto è spiegato il paradosso ed il motivo per cui i mutui crescono ma per le compravendite non è stato registrato nessun beneficio. Infatti la stragrande maggioranza dei mutui erogati in quest’inizio del 2014 rientra nei mutui di surroga, o di sostituzione, mentre i mutui di acquisto della prima casa rimangono ancora quasi fermi, non per mancanza di buona volontà da parte delle banche, disposte a fare la loro parte (da quanto sostengono i vari manager di settore), ma per le difficoltà economiche o comunque per il clima di incertezza che ancora caratterizza il panorama italiano, sul piano politico ed economico.

Fine anno sarà perciò un buon momento per rivedere le condizioni dei propri mutui? Gli analisti suggeriscono una questione di ‘tempi e di spread’, dato che chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile fino al 2007 usufruisce di spread che non esistono praticamente più, mentre per i mutui a tasso fisso la situazione potrebbe migliorare in senso assoluto.