Da Monza a Milano il fiume Lambro si colora di verde

Nessuna ricorrenza, nessuna forma d'arte contemporanea, nessun progetto segreto alla Hulk: si tratta di scarichi illegali di un componente chimico chiamato fluoresceina

Il fiume Lambro

Il fiume Lambro color verde smeraldo per uno sversamento di fluoresceina

Nella prima serata di martedì 24 luglio 2018, verso le 20:30, il fiume Lambro si è colorato di un bel verde smeraldo. I primi ad accorgersene sono stati i cittadini della provincia di Monza, in particolare di Cologno Monzese, che hanno immediatamente avvisato i vigili del fuoco. La cosa ha poi interessato il corso del Lambro fino a Milano.

La colorazione anomala del corso d'acqua è stata causata dallo sversamento nel fiume di scarichi prodotti da un'azienda farmaceutica, si tratta in particolare di un composto chimico chiamato fluoresceina  sodica - o sale sodico della fluoresceina - che a contatto con i raggi ultravioletti assume un colore verde fluorescente e che si utilizza nella preparazione di coloranti per lana e seta, come indicatore  in speleologia per individuare corsi d'acqua sotterranei ma anche in oculistica per evidenziare lesioni vascolari nella retina o nelle analisi del fondo oculare.

L’azienda regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa) ha effettuato dei campionamenti dell'acqua per verificare l'eventuale tossicità del composto, il quale è risultato dalla tossicità molto bassa - è considerata una sostanza irritante - e biodegradabile (aspetto che dovrebbe far tornare alla normalità le acque del Lambro nel giro di pochi giorni).

Le autorità hanno quindi individuato l'azienda responsabile, che verrà dunque sanzionata.
Il Lambro di colore verde

Il Lambro di colore verde per scarichi illegali nel fiume

Tuttavia, come ricorda Legambiente, non è il primo caso  di sversamento illegale nelle acque del fiume Lambro: un analogo episodio si era verificato già nel 2013, fortunatamente senza conseguenze ambientali.
Ma in passato ci sono stati altri casi che hanno invece avuto pesanti conseguenze sull'ambiente, come nel 2010 quando dallo stesso collettore fognario sono state riversate nelle acque del fiume diverse tonnellate di idrocarburi, con pesanti danni per l'ambiente. Inoltre risale ai primi di luglio la segnalazione di una moria di pesci nel fiume per cause ancora ignote.

Secondo quanto dichiarato dalla presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto: «Purtroppo è solo l'ennesimo episodio di sversamento nei fiumi lombardi; Il periodo estivo e l'abbassamento dei controlli rappresentano infatti una ghiotta occasione per chi vuole disfarsi illegalmente di sostanze derivanti dall'attività produttiva  oppure di rifiuti privati. Fortunatamente in questo caso si tratta di un composto pressoché innocuo, ma rimane il timore di veder compromesso l'ecosistema fluviale. Non bisogna abbassare la guardia, perché se ogni estate ci troviamo a parlare di scarichi impropri significa che qualcosa nella macchina dei controlli e dei presidi del sistema depurativo non funziona».
Legambiente inoltre sottolinea come inciviltà e illegalità spesso vadano a braccetto e chiede pertanto di potenziare le verifiche degli scarichi industriali nel bacino del fiume Lambro per reprimere questi fenomeni, che si ripetono con troppa frequenza.