Decreto Natale: visite ai parenti, zone rosse, mobilità; cosa si può (e non si può) fare? Ecco la guida definitiva

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Dopo un susseguirsi frenetico di giornate colme di attese, decisioni prese d’istinto, retromarce, litigi, scontri e ripensamenti, alla fine la Presidenza del Consiglio ha partorito il (forse) tanto atteso Decreto Natale. Giuseppe Conte e i suoi tecnici hanno elaborato alcune linee guida, questa volta fortunatamente non molte e nella maggior parte dei casi comprensibili, cui sarà necessario attenersi in tutta Italia. Obiettivo del decreto è in primis evitare che le festività natalizie diventino occasione per una nuova travolgente ondata di contagi in tutta la Penisola; in secondo luogo il Presidente del Consiglio ha cercato di porre fine al caos generato dalle spaccature interne al Governo e non solo, ponendo freno all’incedere in ordine sparso di Regioni e comuni.
Quanto emerge dall’ultimo testo emanato dall’ufficio stampa della Presidenza del Consiglio è sostanzialmente questo: l’Italia intera andrà in zona  rossa in tutti i giorni festivi e prefestivi, in arancione negli altri. Tuttavia, anche in tali giornate, è fatto divieto di uscire dalla propria regione.
Unica vera novità rispetto alle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi è rappresentata dalla possibilità di recarsi presso i parenti, solo a due persone per volte eventualmente accompagnati da minori di 14 anni. 
Rimane in vigore il coprifuoco dalle ore 22 alle ore 5 per l’intero arco delle feste; a Capodanno tale coprifuoco è prolungato fino alle ore 7.
Le altre norme permangono le stesse di sempre: mascherina anche all’aperto, distanziamento, divieto di assembramenti.
Tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 è possibile raggiungere le seconde case solo se site nelle regione di prima residenza; per coloro che si recassero all’estero, al rientro li attende una quarantena di 14 giorni.
Ogni ulteriore spostamento dovrà essere giustificato, mediante autocertificazione, come necessità lavorativa o primaria. I controlli e i presidi delle Forze dell’Ordine, fanno sapere da Palazzo Chigi, saranno rafforzati e adotteranno un atteggiamento inflessibile.
Questo quanto prescritto dal decreto vergato venerdì 18 dicembre dal premier Conte.
Proviamo quindi, a conti fatti, a enumerare le principali norme cui attenersi onde evitare di incorrere in spiacevoli sanzioni.

Zona rossa
L’intera Penisola sarà considerata interamente in fascia rossa Dal 24 dicembre al 6 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi, ovvero il 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2020, e nei giorni 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio.

Zona arancione
Nei giorni feriali tra Natale e Capodanno, quindi 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio si applicheranno le norme relative alle zone arancione, quindi livello di allerta medio.

Spostamenti
Nelle giornate “rosse” ci si può spostare solamente per comprovate esigenze di lavoro, necessità e salute e muniti di autocertificazione. Ci sono però alcune deroghe: tra queste, si può visitare i parenti ma al massimo a due persone alla volta portando con sé figli minori di 14 anni. Le persone disabili non rientrano inoltre nel computo dei due visitatori e possono quindi essere portare presso i parenti. Tuttavia, è possibile visitare una sola abitazione non propria all’interno dell’arco della giornata e quest’ultima deve essere ubicata nella propria regione di residenza. Coloro che abitano in un comune con popolazione inferiore a 5mila abitanti possono spostarsi percorrendo una distanza non superiore a 30 km, pur non potendo recarsi nel capoluogo di provincia.

Rientro a casa
È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio o abitazione anche se il viaggio comporta spostamenti tra regioni.

Decreto natale

decreto-natale.pdf

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