In Lombardia il 55% dei denunciati per reati legati al traffico di droga è straniero, nelle altre Regioni italiane si arriva al massimo al 10%

Non c’è solo il boschetto di Rogoredo, sono 38 le aree boschive utilizzate da nordafricani per spaccio, per contrastarlo Regione darà ai comuni droni, telecamere e body cam

«Potenzieremo la video sorveglianza»

A denunciarlo è l’Assessore alla sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato (FdI): «Parliamo – spiega l’esponente del partito di Giorgia Meloni - di un vero e proprio giro d'affari quasi del tutto in mano agli extracomunitari, che ancora una volta, conferma i dati Istat secondo i quali nel 2016 in Lombardia il 55.05% dei denunciati per droga è straniero. Si pensi che nelle altre regioni dove le mafie sono radicate, si arriva massimo al 10%. È evidente che non esiste solo il boschetto della droga di Rogoredo a Milano ma anche tante altre situazioni gravi. I nostri boschi ormai sono in mano ai nordafricani, in particolare marocchini, gambiani e nigeriani. Dal 2008 al 2018 in Lombardia sono stati scoperti 38 “boschi della droga” gestiti dalla criminalità nordafricana.
Regione Lombardia non rimarrà a guardare: abbiamo già stanziato fondi per dotare le Polizie Locali di mezzi all'avanguardia tecnologica, come le nuove body cam di ultimissima generazione, e presentato di recente la metodologia di controllo di parchi e aree verdi mediante i droni. Potenzieremo
– conclude Riccardo De Corato - anche la video sorveglianza, che rimane un'arma importantissima per il contrasto e la lotta allo spaccio e alla diffusione della droga».
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