Le baby gang arabe di Milano, annunciano sui social un'altra spedizione a Riccione, De Corato: «Adesso lo sa anche il ministo Lamorgese»

Rapper nordafricani ormai problema di ordine pubblico. Nella notte un giovane trapper marocchino è stato aggredito, malmenato e rapito in da un secondo rapper tunisino insieme alla sua cerchia di amici che pubblica una stories su Instagram. ASCOLTA IL PODACST

«Dov'è il gangstar che sei? Dov'è la tua sicurezza?» con queste parole il rapper Simba La Rue definisce il collega Baby Touche. Nelle stories pubblicate dal primo, è immortalato Amagour con il naso sanguinante e lo sguardo perso nel vuoto: insulti e colpi in testa dato sempre con lo smartphone.

Milano, 10 giugno 2022 – «La baby gang, proveniente dal capoluogo lombardo, che il 2 giugno è stata protagonista della maxi rissa di Peschiera del Garda e delle molestie sul treno Peschiera-Milano, minaccia su TikTok di replicare le violenze a Riccione. Mi auguro che, a questo giro, il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, intervenga preventivamente così da evitare il ripetersi dell’inammissibile episodio» commenta l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato. «Le bande di nordafricani minorenni che imperversano, con risse e violenze, sulla città di Milano e sui suoi cittadini e avventori, si spostano, in massa, nelle città della Penisola per mettere in atto anche altrove i loro atteggiamenti riprovevoli», continua l’assessore, «e nelle ultime ore annunciano, fieri, sui social l’intenzione a replicare la violenta spedizione in uno scenario marittimo. Dal momento che Lamorgese ha sottolineato l’urgenza di “una valutazione” affinché “non si verifichino più episodi come quelli che abbiamo visto”, mi aspetto che il Ministro prenda già da ora in mano la situazione, anticipando sul tempo i malintenzionati e predisponendo le misure per impedire il ripetersi di episodi analoghi» conclude De Corato.

«Nella notte tra mercoledì e giovedì il rapper Baby Touchè, all’anagrafe Amine Amagour, diciannovenne di origini marocchine, residente a Padova, è stato aggredito a Milano da un secondo rapper, Simba La Rue, al secolo Mohamed Lamine Saida, classe 1999, di origini tunisine, insieme alla sua cerchia di amici, e condotto a forza in un veicolo, dove è stato filmato, in una stories Instagram, con il volto gonfio e il naso sanguinante. La spedizione punitiva del trapper e dei suoi complici sarebbe scattata come logica conseguenza di un presunto “dissing” che Touchè avrebbe rivolto a Simba La Rue nella sua ultima canzone. Su quest’ultimo, pesa già un Daspo, emesso in seguito al suo coinvolgimento, lo scorso luglio, in una rissa a colpi di pietre davanti a una discoteca di Milano. Chiaramente, le sparatorie dello scorso gennaio – quando il rapper Kappa_24K fu arrestato perché ritenuto coinvolto in una sparatoria tra gang rivali a San Siro –  sono degenerate in veri e propri sequestri di persona. Eppure, il gravissimo episodio di due giorni fa è passato quasi sotto silenzio. Mi chiedo se siano intervenute le forze dell’ordine e se il rapper tunisino, autore di un gesto agghiacciante, sia stato arrestato» commenta l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, in merito all’aggressione e al rapimento, condiviso sui social, del trapper Baby Touchè nella notte tra mercoledì e giovedì a Milano. «Ricordo – conclude l’esponente del partito di Giorgia Meloni - che, a seguito della sparatoria tra rapper dell’8 gennaio a San Siro, il Sindaco di Milano Beppe Sala si era espresso a riguardo, dichiarando di essere “vicino a chi fa questo tipo di musica a Milano” perché per “parlare a chi vive nei quartieri e ha quell’età” è necessario “avere loro”, cioè i rapper, “come alleati”. Alla luce dei fatti degli ultimi giorni, le affermazioni di Sala sono quasi risibili: anziché migliorare, l’emergenza faide tra rapper a Milano sta sfuggendo di mano».