Lucente, nessuna saluto romano, anche l’Anpi lo conferma, dopo l’annuncio di querele e richiesta danni, il caso si sgonfia

Quello che rimane di questa storia sono solo le dichiarazioni del Consigliere regionale del M5S Nicola Di Marco che, ha messo alla berlina il suo collega

Primo Minelli e Franco Lucente

Primo Minelli e Franco Lucente Presidente della sezione Anpi di Legnano e il Consigliere regionale di Fratelli d'Italia

Il Consigliere Regionale Nicola di Marco non è nuovo ad attacchi diretti al Consigliere regionale Franco Lucente, la dialettica fra i due componenti dell’assemblea regionale è da sempre tagliente e gli scambi di accuse fra i due sono ormai una realtà a cui anche i giornali sono abituati. L’ultima allusione del pentastellato ad “un gruppo di fanatici balilla” sulla scia di pessimo esempio di giornalismo in cui è caduto www.corriere.it il sito dello storico quotidiano nazionale Corriere della Sera, non è sfuggito nemmeno all’ANPI, associazione che da sempre denuncia episodi di razzismo, fascismo e saluti romani. Primo Minelli presidente del’ANPI di Legnano infatti, ha dato una lezione di buon senso e civiltà, informandosi di quello che era accaduto nella sua città, direttamente dai presenti, cittadini, addetti ai lavori e giornalisti. Come raccontato da più parti non c’è stato nessun gesto da ricondurre al saluto fascista. Anche il filmato pubblicato dal Corriere, se visto a velocità normale evidenzia l’assoluta innocenza di quel gesto. Quello che rimane da capire è per quale motivo l’autorevole sito nazionale si sia prestato ad una elaborazione strumentale delle immagini. «Riguardo all’increscioso fatto accaduto ieri - hanno dichiarato gli esponenti di Fratelli d’Italia Franco Lucente, capogruppo in Regione Lombardia, e Sandro Sisler, coordinatore della provincia di Milano -, quando alcuni giornali e profili social hanno diffuso un nostro video spacciandolo per un saluto romano, desideriamo ringraziare le testate e le persone singole che hanno prontamente corretto l’errore e ricordare a chi ancora non l’ha fatto che intendiamo procedere con le querele. Riconosciamo inoltre all’Anpi di Legnano la prontezza nel chiederci scusa e nel riconoscere che le nostre braccia alzate erano solo un richiamo per i nostri colleghi di partito dall’altra parte del cortile». Di questa strumentalizzazione di cattivo gusto tesa a demolire l’avversario politico con i soliti collaudati luoghi comuni che innescano sempre post e commenti pieni di odio e cattiveria, rimangono solo le scuse che giornali, pagine social e utenti hanno rivolto al Consigliere regionale che ha annunciato querele per tutti quelli che diffameranno lui e il collega di partito Sandro Sisler: «La questione non è accettabile, chi ci ha diffamato si prenderà le conseguenze, che siano politici, giornalisti, o semplici utenti», ha ribadito Franco Lucente.