Milano: in Galleria arriva “Il labirinto della violenza”, installazione contro la violenza sulle donne

Si tratta di un percorso esperienziale in cui il pubblico potrà sperimentare, entrandovi, il circolo vizioso in cui da un rapporto sano si passa all’abuso.

Nel 2017 per i centri antiviolenza della città saranno destinati 1,6mln di euro

La violenza nella coppia inizia da piccoli gesti e parole, atteggiamenti, apparentemente innocui, che ripetuti possono diventare una spirale soffocante e pericolosa dentro la quale, quasi senza accorgersene, si rimane intrappolati come in un labirinto. Proprio a partire da questa metafora è nata l’installazione, un vero e proprio labirinto, che sarà montata in Galleria Vittorio Emanuele a Milano, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il 25 e il 26 novembre. Nata dall’idea degli studenti dell’Istituto Europeo di Design, l’installazione rappresenta una importante iniziativa rivolta soprattutto ai giovani, per imparare a riconoscere i sintomi della violenza sulle donne. “Il Labirinto della violenza” è un percorso esperienziale, in cui il pubblico potrà sperimentare, entrandovi, il circolo vizioso in cui da un rapporto accettabile si passa all’abuso. All’interno verrà illustrato il tortuoso procedere di atti, frasi, sottintesi che si autoalimentano: tutti indizi sottili, spesso ambigui, che possono portare fino alle estreme conseguenze. Parallelamente è stato realizzato anche il sito www.stannefuori.it che sarà on-line a partire dal 25 novembre e che offre informazioni concrete e indirizzi a cui rivolgersi per uscire dal tunnel della violenza, sia per la vittima che per chi è a conoscenza di una situazione di violenza e non sa come intervenire. Intanto l’assessore milanese alle Politiche Sociali, Pier Francesco Majorino, ha fatto sapere che, per il 2017, saranno a disposizione della Rete dei Centri antiviolenza milanesi 1,6 milioni di euro. Di questi, 1mln dal Comune di Milano e 610 mila euro dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. «Attualmente – ha precisato l’assessore - sono circa un migliaio le donne in carico ai centri. Stimiamo che saranno circa 1.700 alla fine dell’anno. Il nostro obiettivo è che chiunque si trovi a vivere una situazione di violenza non si senta sola e sappia che un modo per uscire c’è».
Redazione Web