Milano, la Soprintendenza pone un vincolo su San Siro, il secondo anello e le sue caratteristiche strutturali meritevoli di tutela e conservazione

La Soprintendenza archivistica e bibliografica per la Lombardia ha anche evidenziato l'importanza della tribuna ovest dello Stadio come "archivio esposto" delle targhe e delle epigrafi che documentano i successi nazionali e internazionali dell'Inter e del Milan

Stadio G. Meazza di San Siro, Milano

Stadio G. Meazza di San Siro, Milano Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay

Milano, 9 agosto 2023. Il vincolo di "interesse culturale semplice" su San Siro è stato ufficializzato attraverso un documento rilasciato dalla Soprintendenza in risposta alla richiesta del Comune di ottenere indicazioni anticipate. La sovrintendente delle Belle Arti, Emanuela Carpani, motiva questa scelta in due punti principali. In primo luogo, il secondo anello dello stadio presenta una soluzione strutturale composta da 132 portali, insieme ai relativi costoloni a sbalzo, che fungono da supporto per le gradinate, le scale, le rampe di accesso, i ripiani e le passerelle di servizio. Questa ossatura rappresenta una caratteristica di notevole interesse dal punto di vista culturale. In secondo luogo, il disegno dei portali, che assumono la forma di due braccia tese in diagonale - uno esterno al vecchio muro perimetrale dello stadio - è di particolare valore. Nella terminologia del cantiere, questi portali vengono denominati "elefante" e "giraffa". La struttura dello stadio include anche le scale che conducono a un "vomitorio", una componente comune negli stadi classici.

Queste considerazioni della Soprintendenza delle Belle Arti confermano la presenza di un interesse culturale semplice nel secondo anello di San Siro, che sarà oggetto di una futura verifica più approfondita. Questo vincolo di interesse culturale implica che il secondo anello e le sue caratteristiche strutturali siano meritevoli di tutela e conservazione.

La presenza di 132 portali e dei relativi costoloni a sbalzo, che svolgono un ruolo fondamentale nel sostenere le diverse componenti dello stadio, dimostra l'importanza architettonica di questa struttura. Inoltre, il particolare disegno dei portali, che ricordano due braccia estese, aggiunge un elemento estetico distintivo e attraente. Questo tipo di soluzione strutturale non è solo funzionale, ma riflette anche l'attenzione al dettaglio e al design che caratterizzano lo stadio.

Inoltre, la menzione delle scale che portano a un "vomitorio" mostra l'inclusione di un elemento caratteristico degli stadi classici nella struttura di San Siro. Questa componente avrebbe probabilmente una valenza storica e culturale, poiché potrebbe far riferimento a tradizioni e pratiche architettoniche passate.

Questo vincolo implica che sia necessario considerare attentamente le scelte future riguardanti la struttura, al fine di preservare e valorizzare queste caratteristiche di valore storico e artistico.

Il parere positivo sul vincolo è stato inviato alla Commissione Regionale per il Patrimonio culturale, la quale ha espresso all'unanimità il suo sostegno all'esistenza dell'interesse culturale per il secondo anello dello Stadio di San Siro. Questo parere è stato emesso in preparazione della futura verifica prevista dall'articolo 12 del Decreto Legislativo 42/2004, che riguarda il requisito di età di settant'anni. La Commissione ha quindi approvato la proposta avanzata dalla competente Soprintendenza.

Nel documento viene specificato che durante la stessa riunione, la Soprintendenza archivistica e bibliografica per la Lombardia ha evidenziato l'importanza della tribuna ovest dello Stadio come "archivio esposto" delle targhe e delle epigrafi che documentano i successi nazionali e internazionali dell'Inter e del Milan. Poiché questa tribuna è di proprietà comunale, essa è considerata un "archivio pubblico" e quindi protetta dalla legge, come stabilito dall'articolo 10, comma 2, lettera b) del Decreto Legislativo 42/2004.

Il ministro Matteo Salvini ha commentato nettamente questa decisione, definendola come «un'enorme occasione persa per lo sviluppo e la riqualificazione di un intero quartiere».