«Stavo percorrendo la tangenziale, e appena li ho visti ho cercato di fermarmi per fotografarli». A raccontarlo è Francesco M. che da appassionato qual è, dei misteriosi fenomeni conosciuti come “cerchi nel grano”, non poteva non accorgersi di questi strani disegni e forme che ora caratterizzano un grande campo alle porte di Milano. Recandosi lungo la tangenziale nel tratto che va da San Donato Milanese verso Ponte Lambro, sono visibili questi disegni compiuti da ignoti, e che solo dall’alto acquisiscono un senso logico.  In alcuni tratti sono molto ravvicinati tra loro, altri invece sono isolati. A colpire Francesco sono state alcune caratteristiche: «Innanzitutto è impressionante la quantità di questi “cerchi”, si sviluppano per centinaia di metri. Inoltre avevo assistito – continua Francesco - qualche anno fa ad alcuni disegni nel grano a San Giuliano Milanese, ma in quel caso la mano dell’uomo era evidente, si notavano le impronte, un passaggio ecco. In questo caso invece no. L’erba è stata accuratamente piegata, e non si notato segni di passaggio». 

Solo un occhio attento a volte riesce a intuire una geometria dietro a quei tratti di grano (in questo caso ancora verde, giovane) che sembrano inizialmente tagliati. Infatti solo con un drone, tramite fotografie aeree, è possibile rendersi conto degli accurati disegni, che dal suolo paiono confusionari. I “Crop Circles”o agroglifi hanno avuto origine in Inghilterra, per poi diffondersi in tutto il mondo, interessando anche le campagne italiane. Divenuti una forma d’arte vera e propria, da sempre affascinato in particolar modo gli appassionati di Ufo, e hanno dato vita a miti e leggende, come quello dei “cerchi dei folletti” o “cerchi degli elfi” nel Nord Europa. Molti studiosi hanno spiegato come è possibile realizzarli, ma le suggestioni restano.