Insieme a Campania, Lazio e Sicilia la Lombardia è in testa agli indici nazionali; i dati sul volume di affari sono i migliori a livello nazionale con 14.654 milioni di euro raccolti nel 2018
In Italia il settore delle
scommesse è uno dei pochi a non risentire della crisi che ha colpito a livello
globale diversi settori dell'economia negli ultimi anni. I dati complessivi
sono estremamente positivi e a livello nazionale soltanto nel 2019, secondo gli
studi effettuati da Unioncamere, le nuove imprese dedicate al comparto del
gambling sono state oltre 353mila, con un incremento di 5mila unità rispetto al
2018. Anche dal libro blu dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli, uno studio
annuale sui dati ricavati dall'attività sul territorio del distaccamento
tecnico-operativo del Ministero delle Finanze, il trend positivo nella raccolta
di scommesse a livello italiano ha visto come
regione trainante la Lombardia e
in particolare Milano. Soltanto nel 2019 sono state infatti 955 le imprese
registrate con una tendenza al rialzo del 2,77 per cento rispetto al 2018.
Insieme a Campania, Lazio e Sicilia la Lombardia è dunque in testa agli indici
nazionali mentre i dati sul volume di affari sono i migliori a livello
nazionale con 14.654 milioni di euro raccolti nel 2018 (dati ufficiali del
libro blu dell'ADM) e il secondo miglior dato nazionale dopo la Calabria nel
giocato sulle scommesse a base sportiva. I numeri di
raccolta del gambling a quota fissa sono stati stimati attorno ai 518
milioni nel 2018. La Lombardia è in testa anche sulla raccolta dei giochi a
base ippica (99 milioni nel 2018), nelle lotterie (circa 1699 milioni raccolti
nel 2018) e nel lotto (circa 1278 milioni raccolti nel 2018) mentre con 169
milioni di giocato rilevato nel 2018 la regione si attesta al terzo posto nei
volumi di scommesse virtuali dopo Campania e Sicilia.
La spesa complessiva
regionale registra 3,29 miliardi di euro spesi nel 2018 equivalente a circa il
19 per cento del totale nazionale. Per il futuro gli addetti del settore stanno
investendo sullo sviluppo del gioco online che ha fatto rilevare i maggiori
indici di crescita a livello nazionale nel 2018 (+18 per cento). Segno del
cambio dei tempi e delle mutate abitudini degli scommettitori ormai sempre più
abituati a connettersi sulle piattaforme di gioco online dai propri dispositivi
mobili.
Calano infatti leggermente i
punti di raccolta fisici sul territorio e crescono invece le piattaforme online
grazie soprattutto all'apertura delle istituzione e dei monopoli a seguito del
decreto Bersani del 2006. Da allora infatti i bookmakers “extra nazionali”
hanno avuto modo di acquistare regolari licenze e di spostare le loro
piattaforme dal .com al .it favoriti anche dagli accordi comunitari dell'UE
sulla liberazione dei commerci che hanno dato un forte impulso all'evoluzione
delle piattaforme di scommesse digitali. Sicuramente a favorire questa nuova
evoluzione del settore è stato anche il cambio generazionale della clientela
sempre più internet dipendente e sempre più abituata ad usufruire dell'offerta
di gambling online da dispositivi digitali (gli smartphones e i tablet stanno
progressivamente soppiantando personal computer e laptop portatili). Gli
scommettitori vivono ormai la propria passione per il gioco sul web, un sistema
che consente ai più di scavalcare le limitazioni
d'orario imposte agli esercizi fisici dalla legge e di bypassare limiti fisici
e geografici (anche da spazi remoti e isolati è ormai possibile piazzare la
propria giocata senza doversi recare in punto vendita).
La lotta alla
ludopatia ha visto in Lombardia l'entrata in vigore di norme che dal 2014
vietano ad esempio l'installazione di apparecchi per il gioco d'azzardo (le
ormai celebri e tanto vituperate macchinette) a ridosso di luoghi sensibili,
come asili, scuole e luoghi di culto, parrocchie e persino bancomat
(recentemente a Belluno il sindaco della città ha imposto un distanziometro che
allontana i punti gioco dagli sportelli di prelievo di contante). I comuni
hanno facoltà di definire orari di apertura e chiusura delle attività di gioco
sul territorio ma la nuova tendenza a scommettere sulle piattaforme digitali
consente di aggirare i nuovi vincoli imposti da eventuali decreti. A riprova
del successo del gioco online, nel 2019, in alcune province lombarde si è
assistito ad un calo dei punti vendita e i locali di scommesse hanno visto un
leggero declino (ad esempio nella provincia di Brescia nel 2018 i punti di
raccolta erano 120 contro i 117 del 2019), con la chiusura di diversi esercizi
ma nonostante ciò il dato della raccolta complessiva a livello regionale è in
costante aumento rispecchiando il trend nazionale di crescita che nel 2018 era
pari al 5,6 per cento. Sempre più utenti sono dunque attratti dal gioco
digitale corteggiando ad esempio la fortuna in uno dei tanti casino online
magari agognando al Jackpot di una slot machine in uno dei tanti
portali che offrono questo tipo di intrattenimento ludico. I casino virtuali
sono del resto la punta di diamante del comparto del gambling a livello
mondiale e in Italia nel 2018 si è assistito ad una crescita del 22% del
fenomeno (gli addetti del settori scommettono su un trend altrettanto positivo
per il 2019).
Nel complesso
il gioco online vale circa un quarto della raccolta totale a livello nazionale
ma le statistiche e i dati registrati dagli addetti ai lavori dimostrano che in
futuro sarà questo il comparto trainante. Restano forti dubbi sulle possibilità
di contrastare la ludopatia degli scommettitori che preferiscono il digitale
mentre permangono le incertezze sui reali vantaggi della crescita dei casinò
online considerando che molti di questi hanno sedi estere che di fatto
delocalizzano i benefici sul territorio derivati dall'espansione del settore e
pertanto le ricadute economiche locali restano impercettibili mentre i capitali
investiti dagli scommettitori si muovono verso l'estero. L'amministrazione
regionale non sembra aver ancora valutato al meglio l'impatto delle nuove
tecnologie rimanendo ancorata alle vecchie abitudini di gioco.