Perché Milano non sarà mai Napoli: senza un progetto concreto non è possibile gestire la raccolta dei rifiuti


L’analisi condotta sull’anno 2009 evidenzia un incremento medio annuo dell’1,3%, con un calo nell’ultimo anno, dovuto anche alla riduzione dei consumi determinata dalla crisi economica. Nel 2009 si sono prodotte comunque più di un milione e 500 mila tonnellate di rifiuti urbani, il cui smaltimento è costato quasi 380 milioni di euro. Grazie alle politiche ambientali di sensibilizzazione promosse da Provincia e Comuni, quasi la metà di questi rifiuti urbani è stato avviato a recupero, consentendo un ingente risparmio di risorse naturali. Nel settore della raccolta differenziata la nostra provincia è sicuramente un’eccellenza: i rifiuti raccolti in forma differenziata dal 1995 a oggi hanno registrato un incremento superiore al 200%, con una significativa riduzione del divario tra differenziata e indifferenziata. Per migliorare ulteriormente il nostro territorio possiamo fare riferimento ad altre città europee. Solo il 4% dei rifiuti di Copenhagen finisce in discarica, il 59%, infatti, viene riciclato e il 37% incenerito, generando energia. A Parigi, Londra, Copenhagen e Vienna i termovalorizzatori si trovano in contesti urbani, ben inseriti nell’arredo delle città, e proprio nella capitale austriaca sorge il più grande impianto di teleriscaldamento d’Europa. Senza un progetto concreto, quindi, non è possibile gestire la raccolta dei rifiuti: è inutile continuare a inviare fondi e risorse a Napoli, che da oltre un ventennio rimanda la soluzione del problema.