La Giunta Moretti con la Delibera 77 del 24 aprile 2023, ha approvato all’unanimità il "Disciplinare di utilizzo risorse informatiche e di trattamento dei dati”: «Ritenuto di dovere regolamentare la disciplina per la gestione e l’utilizzo degli strumenti informatici e telematici comunali, utilizzata dai dipendenti e dagli amministratori comunali, al fine di evitare un uso non corretto», recita l’Atto di Giunta.

Un Disciplinare  che sicuramente era necessario adottare, visto le problematiche esplicate durante l’amministrazione Molinari. Ma perché un Disciplinare invece di un Regolamento discusso nel Consiglio comunale?

In generale, un Disciplinare e un Regolamento sono entrambe forme di normativa che vengono utilizzate per garantire un certo grado di disciplina e ordine all'interno di un'organizzazione o di una istituzione pubblica.

Tuttavia, la principale differenza tra i due consiste nel fatto che un Disciplinare tratta solitamente di regole e procedure specifiche che disciplinano il comportamento individuale dei dipendenti o degli utenti di una determinata organizzazione. Ad esempio, un Disciplinare può definire le procedure per la gestione delle assenze o delle malattie dei dipendenti, o possono stabilire le regole per l'uso degli strumenti di lavoro o delle risorse dell'organizzazione. In generale, il Disciplinare viene spesso utilizzato per tutelare l'organizzazione stessa e garantire un comportamento adeguato da parte dei suoi membri.

Il Regolamento, d'altro canto, è solitamente più ampio e generale e riguarda l'organizzazione in generale. Un Regolamento, ad esempio, può definire l'organizzazione stessa, le sue strutture e le sue funzioni, le norme di comportamento che devono essere rispettate da tutti i membri dell'organizzazione, i requisiti per la partecipazione e il finanziamento dell'organizzazione, e così via. In generale, il Regolamento viene utilizzato per garantire che l'organizzazione funzioni nel modo più efficiente e trasparente possibile, e per garantire che tutti i membri rispettino le norme e le normative stabilite per l'organizzazione.

L’esecutivo ha voluto evidentemente colmare una deficienza dell’Ente per mettere nero su bianco le buone regole da seguire per «per la gestione e l’utilizzo degli strumenti informatici e telematici comunali». Nell’art. 2 del Disciplinare infatti è scritto chiaramente: «Alla luce di quanto premesso, il Comune di Peschiera Borromeo adotta il presente disciplinare interno al fine di: evitare comportamenti inconsapevoli che possano innescare problemi o minacce alla sicurezza nel trattamento dei dati».

L’art. 23  Social Network del Disciplinare fra le altre cose recita: «È assolutamente vietato esprimere opinioni personali relative all’amministrazione […]. Tale divieto è da intendersi anche al di fuori dell’orario di lavoro ed eventualmente oltre la cessazione dell’attività svolta presso l’amministrazione. […]. Per qualsiasi danno che potesse derivare all’immagine dell’amministrazione imputabile a comportamenti non conformi alle indicazioni sopra riportate, essa si potrà rivalere direttamente sul soggetto che lo ha causato». Passaggi che, al di là del contenuto che potrebbe forse (N.d.R. non siamo esperti di Diritto) essere in antitesi con le Libertà Costituzionali, suscitano qualche perplessità per come sono state poste particolari  attenzioni  a quello che, amministratori e dipendenti, possano scrivere sui Social Network, senza per altro regolamentare l’uso dei Social Network Istituzionali, vero problema sollevato in molti Consigli comunali nella scorsa amministrazione dall’allora opposizione (Interrogazione  del Consigliere Massimo Chiodo -2019-).

Oltretutto nella Delibera 77 non viene mai nominato il termine Social Network, che invece si ritrova nel Disciplinare unicamente all’articolo 23. Infine i Social Network sono da considerarsi una risorsa informatica o un canale di comunicazione? Il Disciplinare è stato inviato alle Rappresentanze Sindacali, rimaniamo in attesa degli sviluppi.
Giulio Carnevale