La stagione influenzale, con le prime tre settimane del 2019, ha quasi raggiunto il suo picco, costringendo a letto 3mln di italiani. Per quanto riguarda la Lombardia, i cittadini ammalati sono già oltre 90mila, secondo i dati del Ministero della Salute elaborati da Coldiretti. Per questo il Pirellone ha attivato il piano anti affollamento per i pronto soccorso di tutta la Regione, anche alla luce del sensibile incremento degli accessi e delle chiamate di emergenza registrati in questi giorni. «Per affrontare questa criticità – informa Giulio Gallera, assessore lombardo all’Welfare -, già a partire da novembre, abbiamo programmato e predisposto misure straordinarie per contenere le attese e i tempi d'intervento: 120 ambulanze sempre a disposizione, una media di 15 posti letto in più per i ricoveri da Pronto Soccorso per ogni ospedale che vengono attivati in base alle necessità, ambulatori specifici per i codici minori e personale potenziato». Tanto per fare un esempio, secondo quanto rilevato da Areu (Agenzia regionale di emergenza e urgenza), nella mattinata di lunedì 28 gennaio il numero delle chiamate al 118 è in alcune fasi addirittura raddoppiato (punta massima di 160 casi gestiti contemporaneamente alle ore 10, rispetto ai consueti 80). «Avevamo ipotizzato questa eventualità nei mesi scorsi - ha aggiunto Gallera - mettendo a disposizione 4 milioni di euro agli ospedali della Lombardia. Per l'area di riferimento dell'ATS Città metropolitana di Milano, le risorse stanziate ammontano a 1.440.000 euro e servono proprio per potenziare i servizi di pronto soccorso destinando personale specifico e aumentando il numero dei posti letto e delle prestazioni».