Rientra illegalmente in Italia dopo l’espulsione: arrestato un 27enne marocchino

Bloccato durante un controllo sulla Val Tidone tra Opera e Carpiano, era già noto per spaccio di droga sotto falso nome

Nelle sere scorse i Carabinieri della sezione radiomobile di San Donato Milanese hanno arrestato un giovane marocchino di 27 anni, rientrato in Italia illegalmente nonostante un’espulsione con divieto di rientro. Il fermo è avvenuto lungo la Val Tidone, tra Opera e Carpiano, durante un controllo stradale. Il giovane, alla guida di una Toyota Aygo bianca, ha insospettito i militari accelerando improvvisamente alla loro vista. Fermato poco dopo, ha esibito una patente marocchina corredata da una dichiarazione giurata. Tuttavia, la verifica della banca dati ha rivelato il provvedimento di espulsione emesso nel 2017 dalla Prefettura di Milano e un rimpatrio forzato avvenuto nel 2020. Il provvedimento gli vietava di rientrare nel Paese per cinque anni, imposizione che il 27enne ha violato. Durante le verifiche, i Carabinieri hanno scoperto che l’uomo era già noto alle autorità per reati legati allo spaccio di droga, commessi utilizzando un alias. Dopo aver confermato la sua identità, i militari hanno ricostruito la sua storia: espulso con accompagnamento coatto su un volo per il Marocco, il giovane è tornato in Italia clandestinamente. Ora, il 27enne dovrà rispondere non solo della violazione del divieto di rientro, ma anche dei precedenti legati al traffico di stupefacenti. Il caso sottolinea la necessità di controlli serrati per garantire il rispetto delle normative sull’immigrazione.