Tornano le visite parentali in ospedale. Moratti: «Riaperture in sicurezza»

Si riparte dal 10 marzo per 45 minuti giornalieri. Necessarie tre dosi di vaccino oppure due dosi o avvenuta guarigione e un tampone negativo entro le 48 ore precedenti

Dal 10 marzo è nuovamente possibile far visita ai parenti ricoverati negli ospedali per almeno 45 minuti al giorno, in alcuni casi peraltro già consentite. Regione Lombardia, per garantire l’accesso ai familiari in sicurezza, ha aggiornato le procedure mantenendo sempre alte le misure di prevenzione e protezione. L’accesso dei pazienti nelle strutture sanitarie è libero. Per gli accessi in Pronto Soccorso e ricovero ordinario ospedaliero programmato servirà un test antigenico al momento dell’accesso, effettuato gratuitamente dalle strutture. L’accesso degli accompagnatori (o visitatori) in ospedali e strutture socio-sanitarie (RSA) è consentito alle persone che hanno effettuato la terza dose di vaccino secondo quanto regolato dall’articolo 7 della legge 18 febbraio 2022. Inoltre, possono accedere alle strutture anche coloro che hanno fatto due dosi o con avvenuta guarigione, purchè sia eseguito un test Covid con esito negativo nelle 48 ore precedenti. Sono garantiti almeno 45 minuti giornalieri ad ogni familiare o visitatore. «Questo è un traguardo importante - ha evidenziato la vicepresidente e assessore al Welfare -. L’emergenza ci aveva costretto a interrompere o limitare di molto le visite. Riaperture che però dobbiamo fare in sicurezza. Un ritorno graduale alla normalità e al contatto umano verso chi è ricoverato in ospedale o in Rsa».

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