Conti pazzi nel bilancio della Polisportiva, è querelle tra il Sindaco e Mediglia X Te

Polisportiva Mediglia. Salta fuori che in bilancio i conti non tornano e l’opposizione infilza accuse contro i piani alti del Comune, proponendo «elementi sufficienti a indurre a rimettere il mandato ricevuto dai cittadini»: dichiarazione, questa, del consigliere comunale Pierangelo Avanzi, capogruppo della lista di minoranza Mediglia X Te, pronunciata il 28 gennaio in Consiglio comunale a proposito della Polisportiva, associazione privata partecipata dal Comune.

Le accuse: «Cattiva gestione di servizi e beni pubblici, sorveglianza esercitata sempre in forma superficiale e marginale». Avanzi accusa l’allora assessore allo Sport, promotore della Polisportiva (delibera 40, 1 agosto 2005). L’allora assessore è oggi il sindaco di Mediglia, Paolo Bianchi. Che, dice Avanzi, «col cappello di Amministratore ha deliberato in Giunta le somme da destinare all’Associazione sulla base di rendiconti sintetici e privi delle informazioni minime necessarie per giustificare le erogazioni; col cappello di Socio della Polisportiva interveniva nell’Assemblea dei soci ove partecipava all’approvazione dei bilanci poi presentati alla Giunta, senza sentire il dovere di chiedere ragione delle cifre esposte».
Avanzi suffraga le sue dichiarazioni:
1) in base a quanto affermato da Ercole Lequoque, capogruppo di maggioranza, in un intervento «non così diverso dal suo»;
2) in base a «vari epistolari» del Presidente della Polisportiva;
3) sopratutto sulla Relazione Finale della Commissione consiliare d’inchiesta istituita nel 2012 sul caso Polisportiva. La Commissione ha convocato otto rappresentanti del Direttivo: Scala, Bolchini, Uggeri, Malabarba, Germano, Simoncelli, Bianchi stesso, la signora Osio, esaminando la documentazione contabile della Polisportiva, definita "scarna". «Il fatto che la documentazione dovuta dalla Polisportiva ai propri Soci non sia risultata sufficiente a chiarire molti aspetti della gestione - scrive la Relazione - è peraltro un vulnus rilevante (pag. 5). […] Tutto è dovuto a un malinteso senso del rapporto di fiducia, che […] ha fatto passare in secondo piano le regole sottoscritte dalle parti. Emblematico il seguente episodio: il sindaco, sig. Bianchi Paolo, nel suo intervento in sede di commissione, faceva rilevare che da luglio sino a settembre inoltrato si era palesata una certa latitanza da parte del Presidente della Polisportiva, la qual cosa induceva il Sindaco in persona a procedere alla sottoscrizione dei cartellini di iscrizione ai campionati di alcuni atleti (p. 7)».
I conti: nel 2011, la Giunta delibera 15mila euro e il bilancio della Polisportiva ne registra 30mila. Nel 2010: deliberati 30mila, registrati 15mila. Nel 2009, deliberati 14mila, registrati 18mila. Nel 2008, deliberati 51mila, registrati 35mila. Nel 2007, deliberati 25mila, registrati zero. «Se per sette anni non ci sono stati problemi, evidentemente l’attività del Comune è stata svolta in maniera corretta - replica Bianchi -. Si è arrivati all’ultimo con una situazione debitoria di cui nessuno era al corrente e questo è inspiegabile. Quel che mi premeva era che non ci fossero stati comportamenti illegali o illeciti. In Commissione si è evidenziata una certa leggerezza nel controllo». Così afferma anche Elisa Baeli, membro della Commissione e presidente del Consiglio comunale.
Marco Maccari