Il carcere e la libertà interiore


Sabato 5 settembre è stata inaugurata la mostra “Vigilando Redimere”, testimonianza di vita e di umanità all’interno delle carceri di tutto il mondo. La mostra è stata presentata dal presidente della Cooperativa Sociale Giotto Andrea Basso. La cooperativa opera all’interno del carcere di Padova dove i detenuti possono vivere con positività la reclusione attraverso l’impegno lavorativo. La Cooperativa Giotto offre lavoro a 700 detenuti e Basso spiega che “attraverso l’esperienza lavorativa i detenuti sono protagonisti di un percorso che porta a una nuova conoscenza di sé e al riconoscimento degli sbagli compiuti. Solo davanti al bene è possibile riconoscere il male e solo allora ci si sente veramente liberi”.
Lavorando, i detenuti si appropriano di un nuovo modo di vivere, molte volte mai sperimentato, che crea una nuova immagine di se stessi che gradualmente li allontana da quella legata agli atti compiuti nel passato.
Attraverso la mostra è possibile percepire il significato di un’esistenza priva della libertà personale ma piena di una nuova libertà interiore maturata nell’esperienza della reclusione. L’esposizione è un intenso viaggio tra immagini di quadri famosi accompagnate da significative frasi tratte dalla Bibbia a cui fanno seguito lettere e messaggi di detenuti raccolti in tutto il mondo.

Greta Montemaggi