Il Protocollo Combi Mais: innovazione e sostenibilità nella coltivazione del granturco
Dalla Società Agraria Folli di Robbiano di Mediglia, il sistema innovativo per la coltivazione del mais, che integra la tecnologia avanzata, sostenibilità e ricerca scientifica, arrivato all'undicesimo anno

Mario Vigo con il suo team di lavoro e rappresentanti dei Partner e delle Istituzioni

Mario Vigo in mezzo con gli assessori di Regione Lombardia a sinistra Alessandro Beduschi e a destra Franco Lucente
Le novità del 2024, tra cui nuove varietà resistenti, agricoltura di precisione e piattaforme digitali, consolidano il ruolo della Pianura Padana come modello di eccellenza agricola, puntando a migliorare la resa e ridurre l’impatto ambientale.

Presentazione Combi Mais 2024
Il protocollo Combi Mais rappresenta una delle innovazioni più significative nel panorama agricolo italiano, soprattutto nella coltivazione del mais, un settore centrale per l'agricoltura della Pianura Padana. Nato dalla visione di Mario Vigo, presidente della Società Agraria Folli, questo progetto si è affermato negli ultimi anni come un modello di agricoltura sostenibile e altamente produttiva.
Combi Mais non è solo un metodo di coltivazione del mais, ma un sistema integrato che unisce tecniche agronomiche avanzate, un utilizzo intelligente della tecnologia digitale e l'applicazione di prodotti innovativi per ottimizzare la resa del raccolto, migliorare la qualità del suolo e ridurre al minimo l'impatto ambientale.
Il suo successo è profondamente legato alla Pianura Padana, una delle aree agricole più fertili e produttive d'Italia. Il protocollo nato e sviluppato nelle terre di Robbiano di Mediglia, infatti, ha contribuito a trasformare la Regione Lombardia in un modello di agricoltura moderna. Grazie a pratiche più sostenibili e innovative, la pianura locale non solo ha incrementato la sua produttività, ma ha anche preservato la sua biodiversità e migliorato la qualità del suolo.
Mario Vigo, con la sua visione e la sua passione per l’agricoltura, ha sempre sostenuto che il successo del mais in questa regione dipende da un equilibrio tra innovazione tecnologica e rispetto del territorio. Questo equilibrio è esattamente ciò che il protocollo Combi Mais riesce a realizzare, combinando ricerca scientifica all'avanguardia e tradizione agraria.
Nel 2024, il protocollo Combi Mais ha subito ulteriori sviluppi, soprattutto dopo due anni in cui le coltivazioni di mais hanno subito grandi stress. È stata posta ancora più enfasi su efficienza, precisione e sostenibilità, affinché il protocollo risulti resiliente di fronte agli stress. Le principali novità riguardano il risparmio idrico, l’uso di prodotti innovativi, il mantenimento della qualità nutrizionale, l’introduzione del precision farming e la profittabilità.
Le nuove sementi sono selezionate per sopportare stress climatici, come temperature elevate, siccità e piogge irregolari, che sono sempre più frequenti nel nostro territorio. Alcune delle varietà sviluppate sono geneticamente selezionate o migliorate per offrire una maggiore protezione naturale contro malattie tipiche del mais, come la piralide e la diabrotica, riducendo così l'uso di pesticidi. Queste varietà non solo garantiscono una resa elevata in termini di produzione, ma anche una qualità migliore del mais portando un prodotto finale più salubre ed esente da micotossine. Il contenuto di amido e proteine, ad esempio, è ottimizzato per l’alimentazione animale e la produzione industriale. Le varietà, inoltre, sono state scelte per la loro efficienza idrica e la capacità di sfruttare al meglio i nutrienti presenti nel suolo. Questo contribuisce alla sostenibilità delle coltivazioni, riducendo il fabbisogno di irrigazione e fertilizzanti. Infatti con soluzioni di ultima generazione per l’irrigazione a goccia e la micro-irrigazione è stato consentito un affidabile calcolo dell’efficienza idrica, con un risparmio del 30% d’acqua.
Le nuove varietà di mais sono state coltivate tramite l’utilizzo di fertilizzanti per la tutela biofisica del suolo e di concimi organo-minerali, ad elevato contenuto di carbonio organico umificato. I concimi organo-minerali, garantiscono protezione e disponibilità prolungata dei nutrienti, consentendo una minore somministrazione di unità fertilizzanti, con impatto positivo sull’impronta carbonica (studio LCA - Archita Engineering 2023).
Il Combi Mais è un protocollo che ha raggiunto un elevato livello in materia di digitalizzazione dei processi agricoli, grazie al quale viene ridotto l’uso di fertilizzanti chimici ottimizzandone l’applicazione e l’impronta carbonica (LCA) del ciclo produttivo. Sono state messe a punto tecniche di agricoltura a bassissimo impatto ambientale, che consentono una migliore gestione del territorio e del paesaggio. Inoltre, una semina ad altissima precisione è garantita da piattaforme digitali e attrezzature agricole di ultima generazione, in grado anche di proteggere api e insetti durante le fasi di lavorazione, per preservare la biodiversità.
Il protocollo Combi Mais, però, non si deve limitare alla Pianura Padana: i suoi principi e le sue tecnologie possono essere adottati in altre aree del mondo con condizioni simili. Grazie alla collaborazione con aziende agricole locali e internazionali, la Società Agraria Folli continua a espandere il suo impatto, dimostrando che un’agricoltura più efficiente e rispettosa dell'ambiente è non solo possibile, ma anche altamente redditizia.

Franco Lucente, Alessando Beduschi, Mario Vigo e la petessa Angela Arioli
Il ruolo della Pianura Padana rimane centrale in questo progetto, trasformandosi in un laboratorio a cielo aperto
per sperimentare e implementare tecniche all'avanguardia che possono
essere applicate in tutta Italia, grazie anche alla collaborazione con
le istituzioni. Queste ultime sono chiamate a lavorare con l’Europa per inserire nuove misure CSR nel quadro della PAC, dove produzione, qualità, sanità e sostenibilità saranno i pilastri dell’agricoltura del futuro.
L’opera di Mario Vigo, della Società Agraria Folli, delle aziende partner, si inserisce, quindi, nel panorama globale come un esempio virtuoso di agricoltura innovativa e sostenibile, unendo tradizione e tecnologia per garantire un futuro migliore alle generazioni future.
Valentina Ferrara