Numeri Protocollo Combi Mais 2024: innovazione e resilienza agricola presentati a Robbiano di Mediglia
Nonostante le difficoltà legate a nubifragi e sbalzi termici, il Protocollo registra una resa di 14,8 tonnellate di granella di mais a ettaro, puntando a una coltivazione più sostenibile e resiliente grazie a tecnologie avanzate e soluzioni innovative

Mario Vigo in mezzo con gli assessori di Regione Lombardia a sinistra Alessandro Beduschi e a destra Franco Lucente
Risparmio idrico, prodotti innovativi, qualità nutrizionale, sostenibilità, ambiente e resilienza sono le parole chiave protagonisti nella presentazione dei risultati sul Protocollo Combi Mais a Robbiano di Mediglia.
Il
3 ottobre 2024, presso la Società Agricola Folli a Robbiano di Mediglia, si è
svolta la presentazione dei risultati del Protocollo Combi Mais 2024, un
appuntamento ormai consolidato per il mondo agricolo. L’innovativo protocollo
per la coltivazione del mais ideato dallo stesso Mario Vigo è stato
perfezionato in oltre un decennio di attività riuscendo ad affrontare le sfide
climatiche ed ambientali che si sono abbattute negli ultimi tre anni: nel 2022
la siccità, nel 2023 i nubifragi che hanno portato la caduta di ben 30 alberi e
nel 2024 un record di piogge torrenziali ed un elevato aumento della
temperatura.
Nonostante
una stagione particolarmente sfidante, il protocollo di produzione ha
dimostrato l’efficacia di Combi Mais nel "ridurre i danni": sono
state infatti ottenute 14,8 tonnellate di mais per ettaro, con granella priva
di micotossine e di eccellente qualità. Un risultato molto significativo,
soprattutto se confrontato con la produzione media in Lombardia, dove si è
registrato un calo fino al 50% rispetto all’anno scorso; Combi Mais ha subito
solo una riduzione del 15%.
Grazie
alle tecniche avanzate di irrigazione di precisione, grazie a sensori
che monitorano in tempo reale l'umidità del suolo ottimizzando ogni intervento
di irrigazione e l’uso di varietà più resistenti alla siccità, il Protocollo
Combi Mais ha ridotto del 30% il consumo di acqua rispetto ai metodi
tradizionali.
L'utilizzo
di tecniche sostenibili e prodotti biologici ha già consentito una riduzione
del 20 - 30% dell'uso di fitofarmaci. Nel 2024, con le nuove varietà
resistenti alle malattie e l'integrazione di prodotti biologici avanzati, si è ridotto
ulteriormente l'uso di pesticidi fino a un circa 40% rispetto agli standard
convenzionali.
La
selezione di varietà con un alto contenuto proteico e di amido è un
obiettivo centrale per soddisfare le esigenze sia dell'industria zootecnica che
di quella alimentare. Si è, infatti, calcolato che il contenuto proteico del
mais coltivato con il Protocollo Combi Mais è superiore del 5% rispetto alle
varietà standard.
Nel
2024, il Protocollo Combi Mais continua a incentivare l'uso di biofertilizzanti
che migliorano la salute del suolo. Si è stimato un incremento del circa 15%
della fertilità del suolo grazie a prodotti innovativi che rigenerano la
sostanza organica e riducono la dipendenza dai fertilizzanti chimici.
L'integrazione
di tecnologie digitali ha permesso un monitoraggio in tempo reale delle
coltivazioni, grazie all'uso di droni e sensori intelligenti. Nel 2024,
il Protocollo si è avvalso di sensori capaci di rilevare dati su umidità,
nutrienti e stress delle piante, aumentando la precisione degli interventi
di irrigazione e concimazione di circa il 20% rispetto agli anni
precedenti.
Si
è cercato di ridurre l’impronta di carbonio della coltivazione del mais, con
una riduzione stimata delle emissioni di circa il 30% rispetto ai metodi
tradizionali, grazie all'uso di tecniche sostenibili, riduzione dell'energia
impiegata, e migliore efficienza delle risorse.
Ed
è in questo quadro geo-politico sempre più difficile, in cui l’Italia importa
il 60% del mais, che Combi Mais si presenta come un esempio tangibile di
un’agricoltura orientata al futuro, che combina tecniche collaudate,
l'agricoltura di precisione e la sostenibilità. Ciò garantisce un prodotto
sicuro e di qualità per il consumatore finale, rispettando sempre le direttive
della Politica Agricola Comune (PAC).
Dati
e i risultati ottenuti sono stati illustrati dal Coordinatore Agronomico, Dott.
Leonardo Bertolani, e dal Prof. Amedeo Reyneri del Dipartimento di Agronomia
dell'Università di Torino. A loro fianco erano presenti i rappresentanti dei
partner del progetto: NETAFIM leader mondiale nell'irrigazione a goccia e
micro-irrigazione, UNIMER azienda italiana specializzata in fertilizzanti a
impatto ambientale ridotto, CIFO specializzata in nutrizione localizzata e
biostimolazione, BAYER CROPSCIENCE con il marchio Dekalb, per la selezione dei
migliori ibridi, e la piattaforma digitale FieldView per l'agricoltura di
precisione, AGRISERV azienda di contoterzisti esperti in agricoltura di
precisione, VH Italia compagnia assicurativa specializzata nei rischi agricoli, e Ri.Vi. esperta in attrezzature agricole avanzate.
A coordinare e gestire la presentazione è il fondatore del Combi Mais Mario Vigo che commenta: "Al centro del progetto portato avanti da Combi Mais negli ultimi dieci anni vi sono Ricerca e Innovazione, ovvero la chiave per permettere di dare una risposta positiva alla reale sopravvivenza del sistema agricolo e della produzione. Ancora di più oggi, in questo periodo difficile caratterizzato da grandi cambiamenti ambientali, Combi Mais ha tutti gli strumenti per rispondere in modo efficace alle sfide imposte dai fenomeni climatici estremi".
Anche
l’Assessore all’Agricoltura e Sovranità Alimentare della Regione Lombardia,
Alessandro Beduschi, è intervenuto, definendo Combi Mais un "progetto
pilastro" per l'innovazione agricola della regione. Ha sottolineato
l'importanza di adattarsi alle nuove tecnologie e professionalità per
affrontare le sfide future e ha ribadito il pieno supporto della Regione
Lombardia a progetti come Combi Mais, cruciali per promuovere investimenti in
attrezzature e tecnologie di ultima generazione. In questo modo, si garantisce
non solo la sostenibilità ambientale, ma anche quella economica e sociale del
settore primario.
I numeri e i risultati ottenuti confermano l’ambizione del Protocollo Combi Mais di diventare un modello di riferimento per l’agricoltura del mais in Italia e oltre, combinando innovazione, sostenibilità e produttività per affrontare le sfide del futuro.
Valentina Ferrara

Franco Lucente, Alessando Beduschi, Mario Vigo e la petessa Angela Arioli
Poesia di Angela Arioli – Il clima cambia l’agricoltura
La
luna, con la sua luce argentata
illumina
le zolle di terreno arato, nelle fredde notti invernali
poi,
fa capolino il sole per riscaldarle prepararle alla nuova semina
ci
sono anche le nubi
ma,
ora non fanno più il loro dovere
di
piangere con poca o tanta forza e di ritirarsi normalmente
ora
si è insinuato il diavolo fra loro
scombinando
dei riti millenari
sprigionando
tutta la sua forza.
provocando
il cambiamento climatico
ora
mancano le piogge regolari
questi
cambiamenti stanno già alterando i normali livelli di precipitazioni
creando
grossi problemi ma, l’imprenditore colto
con
il suo ingegno e capacità
sa
che non può la furia del cielo
e
dovrà ingegnarsi a cambiare agricoltura, introducendo culture più resistenti
sarà
una nuova avventura
un
nuovo capitolo di storia agricola
nella quale saranno sempre predominanti
la luna ed il sole
corpi
celesti indispensabili e fedeli
Angela
Arioli – Il clima cambia l’agricoltura