Mediglia, la maggioranza si divide: l’ex capogruppo del “Pdl X Mediglia” Ercole Lequoque esce dalla compagine e fonda “Mediglia 8”

Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di Mediglia, tenutosi venerdì 11 luglio 2014, il consigliere e (ormai ex) capogruppo della lista “PDL X Mediglia” Ercole Lequoque ha annunciato il suo abbandono di tale lista a fronte della fondazione di un nuovo gruppo consigliare denominato “Mediglia 8”.

Una vecchia foto (2011) del Pdl X Mediglia

Una vecchia foto (2011) del Pdl X Mediglia Una vecchia foto (2011) del Pdl X Mediglia

Il nome fa riferimento alle otto frazioni di cui è composto il Comune (Mediglia, Triginto, Robbiano, Mombretto, Bustighera, San Martino Olearo, Vigliano e Bettolino) e, come dichiarato da Lequoque «per otto si dovrà lavorare in futuro».
Non è stato solo Ercole Lequoque ad annunciare il suo congedo ma anche l’avvocato, consigliere, nonché assessore alla Pubblica istruzione e Diritto allo studio, Vera Cocucci (con deleghe ad Asilo nido e Scuola dell’infanzia, Partecipazione e Decentramento, Politiche giovanili, Comunicazione).
«Staccarsi dalla propria famiglia è sempre un atto di forte impatto emotivo – ha commentato Lequoque – specie se alla propria famiglia si era particolarmente affezionati». «Sono stato Capogruppo del “Pdl X Mediglia” per più di un triennio – ha proseguito –, la mia voce è stata la voce del gruppo, la mia posizione per questa maggioranza è stata sempre uno sbarramento di difesa a tutto campo, dove fra le priorità si collocava un marcato sentimentalismo di squadra».
Tuttavia, secondo Lequoque, la sua compagine ha “accidentalmente” dimenticato di coinvolgerlo nel momento in cui sono state prese decisioni importanti di carattere strategico-politico «con una certa “veloce ed inspiegabile irrevocabilità”, ma soprattutto senza essere supportati da una sana e significativa condivisione». L’ex capogruppo ha poi parlato di atteggiamenti poco accettabili nell’intrattenimento di rapporti personali «che hanno consumato e sciolto le ultime riserve».
Insomma, scelte e atteggiamenti di alcuni colleghi del “Pdl X Mediglia” lo avrebbero convinto alla sofferta separazione, momento in cui ha trovato come alleata l’assessore Cocucci. «Non nego che ho sperato di sbagliare nelle mie valutazioni negative – ha ammesso Lequoque –, ma purtroppo alle mie stesse preoccupazioni si sono aggiunte quelle autorevoli dell’avvocato Cocucci. Insieme, dopo accurate osservazioni, abbiamo avuto la percezione che in questa maggioranza potrebbe essere iniziata una strana e dolorosa mutazione genetica. Oppure è stata contaminata da chissà quale virus esterno che è riuscito a manomettere gli equilibri di un gruppo un tempo compatto ed omogeneo, e che vantava un sistema immunitario pressoché intaccabile persino da virus interni». Dopo aver comunicato tale percezione ad altri componenti della maggioranza, «proponemmo un progetto di autoregolazione interna che avrebbe avuto una funzione di controllo per riportare, in caso di necessità, un equilibrio forzato», secondo l’ex Capogruppo senza particolari successi.
Lequoque ha concluso il suo intervento assicurando che “Mediglia 8” nasce con l’intento di proporsi al fianco della maggioranza attuale come alleanza politica: «Non si tratta di una posizione di contrasto o ostruzione ma di un’alleanza che si prefigge il tentativo di proporre un dialogo rinnovato, fornendo un supporto di volta in volta autonomo e coscienzioso».
A questa spaccatura della maggioranza ha contribuito anche il consigliere Nunzio Coscia che, nel corso del medesimo Consiglio, è uscito dal “Pdl X Mediglia”, senza però aderire al neonato gruppo consigliare “Mediglia 8”.
Il sindaco Paolo Bianchi, per il momento, preferisce non commentare la divisione della maggioranza.
Lequoque, raggiunto al telefono dalla nostra redazione, non ha voluto entrare nello specifico sulle sue dichiarazioni riguardo un “equilibrio forzato”, un “virus interno” e un “virus esterno”. Ha voluto precisare che ciò che è accaduto è frutto di dinamiche interne del gruppo, nelle quali va ricercato un punto di incontro nuovo soprattutto sul fatto che molti dell’attuale maggioranza sono passati in “Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale” senza di fatto spiegare la loro scelta, dato che facevano parte di una maggioranza diversa. Questa decisione ha dunque destabilizzando gli equilibri esistenti.