Mediglia commemora il Maresciallo Felice Maritano, ucciso 50 anni fa dalle Brigate Rosse

Cerimonia solenne alla presenza del Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, il Generale Teo Luzi: «Maritano eroe che si è sacrificato per un’Italia migliore»

Era il 15 ottobre del 1974, esattamente 50 anni fa, quando il Maresciallo dei Carabinieri Felice Maritano rimase ucciso nella frazione Robbiano di Mediglia, nel corso di un'operazione notturna che permise di scoprire un covo delle Brigate Rosse. Aveva 55 anni ed era prossimo al congedo ma si offrì volontario per partecipare al blitz che gli costò la vita. Anche quest’anno il Comune di Mediglia ha voluto celebrarlo con una cerimonia solenne che si è svolta alla presenza del Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, il Generale Teo Luzi. Assieme a quest’ultimo hanno partecipato anche il nipote del Maresciallo, Emanuele Maritano, il Vice Prefetto vicario Cantadori, il Questore Megale, oltre alle più alte cariche militari e civili. Presenti come ogni anno l'Associazione Nazionale Carabinieri, le Associazioni d'Arma e combattentistiche, l'Avis, la Protezione Civile e i Corpi di Polizia Locale. La cerimonia è stata impreziosita dalla partecipazione degli studenti dell’Istituto Comprensivo che hanno portato in rappresentanza dei tre plessi un pensiero rivolto a Maritano. Il sindaco Giovanni Fabiano dopo i saluti istituzionali, ha rimarcato l'importanza di questi momenti di ricordo e di commemorazione che «devono servire come fulgido esempio per i valori di altruismo, legalità e dedizione alle istituzioniha affermato - che soprattutto oggi dobbiamo trasmettere alle giovani generazioni, tanto più in una società come la nostra, dove si vanno fatalmente perdendo valori simili che invece sono di fondamentale importanza per la convivenza civile. L'esempio del Maresciallo Maritano rimane vivo e lo riconosciamo in ogni uomo e donna in divisa che ogni giorno presta servizio per la Sicurezza e l'incolumità di noi cittadini». Il Comandante Generale dell'Arma, il Generale Teo Luzi, ha ribadito il valore di Maritano quale Carabiniere e servitore della Patria che, sprezzante del pericolo in difesa dei valori nazionali, non ha esitato ad immolarsi per il senso di giustizia e del dovere. «Un eroe non solo per l'Arma dei Carabinieri ha affermato il Generale - ma per l'intero Paese, un uomo che si è sacrificato per una Italia migliore». La visita dei vertici dell'Arma dei Carabinieri è continuata a fine cerimonia insieme al sindaco nel "Centro Comunale per l'Autismo Peppino Impastato – TMA” a Mombretto, sorto sulle macerie di un bene sequestrato alla malavita organizzata e riconvertito in un bene sociale.