A Milano torna l’obbligo dei sensori dell’angolo cieco per tir e autobus

Il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del Tar. Censi: «Felice per decisione, Comune di Milano ha competenza per decidere in merito ai temi di sicurezza stradale urbana»

A Milano è stato reintegrato l'obbligo dei sensori di angolo cieco per tir e bus, poiché il Consiglio di Stato ha annullato la decisione del Tar della Lombardia che lo aveva precedentemente revocato. Tale obbligo era stato introdotto da Palazzo Marino a seguito di una serie di incidenti mortali in cui ciclisti erano stati travolti da mezzi pesanti. Le aziende di trasporto e Assotir avevano presentato ricorso al Tar. Secondo quest'ultimo, il Comune non aveva competenza per regolare la circolazione stradale in materia di ordine pubblico e sicurezza, ambiti riservati esclusivamente allo Stato. Il Consiglio di Stato, però, ha sottolineato che i Comuni, in base al decreto legislativo n.285 del 1992 (ovvero il Codice della strada), possono decidere di delimitare le aree pedonali e le zone a traffico limitato per motivi di sicurezza stradale, salute pubblica, ordine pubblico, tutela ambientale e culturale e territoriale. In questo specifico caso, il Comune ha imposto l'obbligo dei sensori in una parte della città (area B), limitando l'accesso solo a determinati mezzi e solo in orari specifici, effettivamente creando una zona a traffico limitato. «Sono davvero felice per questo risultato che dimostra la qualità e la competenza delle persone che lavorano al Comune di Milanocommenta l’assessore alla Mobilità Arianna Censi -. Il Consiglio di Stato ci ha dato ragione, il Comune di Milano ha competenza per decidere in merito ai temi di sicurezza stradale urbana e nello specifico può richiedere l’installazione di dispositivi per l’angolo cieco. Tutti i mezzi dovranno rispettare le regole che avevamo definito nella delibera di Giunta».