Milano, beni confiscati alla criminalità: al Comune attualmente assegnate 260 unità immobiliari

Nel 2024 venti nuove acquisizioni. Gli spazi confiscati in prevalenza nei Municipi 9, 3 e 2. Nei bandi di assegnazione dei nuovi spazi privilegiata la destinazione d’uso residenziale da mettere a disposizione dei più fragili

Sono 260 le unità immobiliari confiscate alla criminalità organizzata e assegnate al Comune di Milano, per un valore complessivo che sfiora i 28 milioni di euro. Si tratta perlopiù di appartamenti (136 unità), box (40 unità), locali commerciali (29 unità), magazzini (13 unità) e terreni (9). Solo nei primi nove mesi del 2024 sono state 20 le nuove acquisizioni. Il codice antimafia del 2011 stabilisce che i comuni possano utilizzare i beni confiscati direttamente (come sede di servizi con finalità sociale, per esempio) o darli in concessione a titolo gratuito ad enti, associazioni, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali. Sono attualmente 138 le unità immobiliari date in concessione, attraverso un avviso pubblico, a enti del Terzo settore, ed è in corso una procedura che porterà a breve all’assegnazione di altri 40 spazi, tra appartamenti, negozi, terreni e pertinenze. «Nelle procedure di assegnazione dei nuovi spazi che sono in corso e che partiranno nei prossimi mesi - spiega l’assessore al Welfare, Lamberto Bertolé - abbiamo scelto di indicare tra le destinazioni d’uso prioritarie quella residenziale, perché vogliamo indirizzare tutte le risorse disponibili per mettere a disposizione soluzioni per le persone più fragili». Sono invece 29 le unità gestite direttamente dalla Direzione Welfare e Salute del Comune per servizi e attività di tipo sociale, mentre 17 sono in gestione a MM come edilizia residenziale pubblica. La legge prevede inoltre che il Comune possa dare in locazione alcuni spazi per poi reinvestire le risorse ricavate sempre in progetti sociali. L’Amministrazione ha fatto questa scelta per 31 unità immobiliari.