Milano: in arrivo ventotto nuove Pietre d’inciampo in ricordo delle vittime milanesi dei lager nazisti

La posa il 15 e il 17 gennaio alla presenza dell’ideatore Gunter Demnig. Novanta in tutta la città i sampietrini dedicati a chi non è tornato dai campi di concentramento e sterminio.

Liliana Segre con Bertolè (a sx) e Steiner

Liliana Segre con Bertolè (a sx) e Steiner

Ventotto nuove Pietre d'Inciampo in memoria di altrettante vittime milanesi dei campi di concentramento. Sampietrini, piccoli blocchi quadrati ricoperti d'ottone che ne ricordano il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo della morte, saranno posati mercoledì 15 e venerdì 17 gennaio in 21 vie cittadine, in corrispondenza delle abitazioni dei deportati nei lager che non hanno fatto ritorno. L’evento avverrà alla presenza, tra gli altri, dell’ideatore delle Pietre, l'artista berlinese Gunter Demnig. A presentare l'iniziativa, che porterà a 90 il numero delle Pietre d’Inciampo posate dal 2017 ad oggi a Milano, sono stati lunedì 13 gennaio a Palazzo Marino il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé, la senatrice a vita Liliana Segre e il Presidente del Comitato Pietre d’Inciampo Marco Steiner. «Ogni singola pietra – commenta Marco Steiner - rappresenta un monito affinché ciò che è accaduto non si ripeta mai più. Il Comitato per le Pietre d’Inciampo è cosciente che non potrà arrivare a commemorare tutti i cittadini milanesi caduti. L’impegno è rivolto soprattutto a quelle vittime che non hanno più nessuno che le ricordi». Presenti dal 1990, oggi in Europa si contano oltre 75mila Pietre d’Inciampo in 26 Paesi. Un monumento diffuso, nato per intuizione dell’artista berlinese Gunter Demnig e cresciuto anche grazie al passaparola come reazione ad ogni forma di negazionismo e di oblio, per ricordare tutte le vittime del Nazional-Socialismo, qualunque sia stato il motivo della persecuzione: religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali.
Redazione Web

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