Milano: operaio muore in un cantiere della M4

Il 42enne è stato sepolto da un blocco di cemento e detriti mentre lavorava a 18 metri di profondità. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo di indagine a carico di ignoti

I soccorritori sul luogo dell'infortunio mortale

I soccorritori sul luogo dell'infortunio mortale Foto Ansa

R.I., operaio 42enne che lavorava nel cantiere M4 in piazza Tirana a Milano, è deceduto lunedì 13 gennaio dopo essere stato sepolto da un blocco di cemento e detriti, mentre si trovava in una galleria a 18 metri di profondità. I vigili del fuoco, intervenuti sul posto insieme ai carabinieri e al personale medico, hanno estratto l’uomo in arresto cardiaco, con un evidente trauma al torace e all’addome e una sospetta frattura del bacino. Il 118, dopo aver pratico manovre di rianimazione sul posto, ha portato il paziente all’ospedale San Carlo, dove è deceduto in serata dopo il ricovero d’urgenza in rianimazione. 

«Ho appreso della tragica morte del caposquadra che stava lavorando nel cantiere della M4 al manufatto Tirana – ha commentato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala -. Voglio esprimere il cordoglio alla sua famiglia e la vicinanza ai suoi colleghi, sono profondamente costernato per quanto accaduto. Come sindaco e a nome di tutta l’Amministrazione comunale siamo a disposizione della famiglia per tutto quanto necessario in questo difficile e tragico momento». 

Intanto la Procura di Milano ha aperto un fascicolo di indagine a carico di ignoti con l’ipotesi di omicidio colposo. Sul luogo della tragedia, posto sotto sequestro per poter svolgere i rilievi e gli accertamenti del caso, si è svolto un sopralluogo del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, la responsabile del sesto dipartimento, “Tutela della salute, dell’ambiente e del lavoro”, della Procura meneghina che coordina le indagini condotte dai carabinieri. L'indagine dovrà accertare eventuali violazioni delle norme antinfortunistiche. 

«È devastante scoprire che si può morire anche lavorando per una committenza pubblica, a Milano, ad uno scavo per una nuova linea di metropolitana. Auspichiamo che si faccia al più presto chiarezza sulla dinamica dell’incidente e che si individuino le responsabilità». È quanto si legge in una nota diffusa dalle segreterie generali di Milano e della Lombardia di Fit Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, in merito alla morte sul lavoro dell’operaio 42enne. “Sgomente e addolorate”, le segreterie generali dei trasporti “si uniscono al cordoglio dei familiari”. Per tutta la giornata di martedì 14 gennaio i lavori per la costruzione della nuova linea della metropolitana sono rimasti fermi in segno di lutto.
Redazione Web

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