Milano, Municipio IV, «Memoria negata» a Norma Cossetto, il Comune: «Nessun boicottaggio, procedura viziata» |Video|

Durante l’inaugurazione delle nuove residenze universitarie del Politecnico di Milano, avrebbe dovuto tenersi anche la cerimonia per l’intitolazione del Parco pubblico alla Medaglia d’Oro al merito civile

In alto a sinistra: Elisabetta Carattoni, Marco Rondini, Paolo Guido Bassi e Francesco Rocca

Il Municipo IV in accordo col Politecnico delibera l'intitolazione del Parco a Norma Cossetto

Milano 10 ottobre 2019. Imabarazzo stamattina in via Einstein 6.  Alla conferenza stampa aperta al pubblico tenutasi nell’aula studi del nuovo complesso realizzato dal Politecnico di Milano per ospitare gli studenti universitari che vengono da tutt’europa, era tutto pronto. Alla presenza delle autorità, fra cui l’Assessore all'Educazione e Istruzione del Comune di Milano Laura Galimberti, e al Presidente del Municipio IV Paolo Guido Bassi, si sarebbero dovuti svolgere due tagli del nastro: uno per le nuove residenze universitarie, e l’altro per il parco comunale sito nel complesso, intitolato a Norma Cosseto giovane sudentessa universitaria stuprata, torturata e seviziata nel 1943. Questo atto fu deliberato dalla Giunta del Municipo IV nell’aprile di quest’anno e trasmesso regolarmente come gli altri atti municipali all’Ente superiore. L’iniziativa portata avanti con una convenzione fra il Municipo IV e il Politecnico di Milano fra le altre cose, stabiliva appunto l’intitolazione dell’area alla Medaglia d’oro al Valore civile Norma Cossetto. Qualche giorno prima della cerimonia qualcosa è andato storto, il Comune di Milano "con una telefonata ha posto il veto” sull’inaugurazione del parco pubblico realizzato nel campus universitario e affidato per trent’anni in gestione al Politecnico, per un “vizio di procedura”. Da parte loro i rappresentanti del Politecnico presenti questa mattina hanno dichiarato di non conoscere le motivazioni ufficiali ma si sono trovati a dover “obbedire” alla richiesta del comune di Milano. Infatti le targhe di intitolazione a Norma Cossetto insieme alla segnaletica comunale, già installate, sono state coperte in fretta e furia da un nastro adesivo. Il Presidente Paolo Guido Bassi  durante la conferenza ha esternato tutta la sua delusione per l’iniziativa unilaterale del Comune di Milano e a 7giorni ha spiegato: «Abbiamo rispettato l’iter necessario, seguito anche da altri Municipi per l’intitolazione di parchi pubblici. Trovo strano che il Comune abbia rilevato presunti “vizi di procedura” qualche giorno prima, senza nessun atto ufficiale. Non ci hanno mai risposto o contestato qualcosa. Quella delibera prima, e poi la convenzione stipulata, hanno seguito il percorso corretto. Sono molto deluso e amareggiato, era molto significativo l’intitolazione a Norma Cossetto di questo giardino, a pochi giorni dal 76esimo anniversario del suo Martirio».

«Memoria negata con una telefonata»

Per Marco Rondini Assessore Politiche sociali, Urbanistica e Verde del Municipio IV, la questione è un chiaro  atto politico: «Memoria negata con una telefonata, in sostanza si nega la possibilità di dedicare a Norma Cossetto un giardino, quando noi riteniamo sia opportuno farlo. Norma Cossetto è stata vittima di un altro inqualificabile. Oggi scopriamo che invece, il Comune di Milano, il Sindaco Sala il suo Assessore Maran, negano la possibilità di dedicare questo giardino a Norma Cossetto in virtù, loro ritengono, loro dicono, di una procedura non corretta. Noi riteniamo invece che la procedura sia stata corretta e riteniamo che questo sia un atto politico mosso al Municipio IV perché è retto dal centro-destra. È un atto grave,  molto grave, secondo noi ingiustificato».
Dello stesso tono le dichiarazioni del Presidente della commissione Sicurezza e Verde del Municipio IV Francesco Rocca: «Le motivazioni sono formalmente legate a una non corretta procedura invece la procedura che è stata rispettata concordata con gli uffici è la stessa procedura seguita in un altro Municipio per un intitolazione ad un altro personaggio».

«Questa si chiama censura»

Il Consigliere del Municipio IV, Elisabetta Carattoni  con delega alle Pari Opportunità sottolinea il fatto che: «Norma Cossetto è stata uccisa dopo ore di violenza sessuale, i suoi aguzzini hanno abusato di lei e secondo me non si può fare politica sulla violenza delle donne. Le donne devono essere rispettate e il dolore di una donna violentata ed uccisa non può avere assolutamente colore politico. Ritengo che il comun, Sala, e l'Assessore maran che si sono messi di traverso, metetndo un veto,  stiano facendo violenza sul diritto delle donne Questo si chiama censura. Mi auguro che sia stato solamente un errore».

«...deve solo essere completato l'iter amministrativo»

Non siamo riusciti a parlare con l'Assessore Maran ma solo con la sua segreteria che ci ha fatto pervenire la posizione ufficiale del Comune di Milano su questa vicenda: «l'intitolazione del giardino a Norma Cossetto è nel piano intitolazioni del settore Cultura del comune di Milano. La cerimonia potrà avvenire una volta passata la delibera di Giunta Comunale. Non c'è alcun tipo di "boicoccaggio", deve solo essere completato l'iter amministrativo».

Nel frattempo aspettando che il Comune capisca che fine ha fatto quella delibera, non ci resta che sottolineare che il Parco è aperto, fruibile al pubblico e nessuna cerimonia è stata consumata per l’intitolazione alla Martire infoibata nel 1943. Ciao Norma.
Giulio Carnevale

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