Milano: sgomberate in via definitiva le case Aler occupate di via Bolla

Maxi operazione congiunta delle forze dell’ordine. Su 156 alloggi, 90 erano occupati abusivamente. Granelli: «Ora via a un’opera di recupero dell’area»

«Dopo un lavoro di 6 mesi guidato dalla Prefettura, intensamente chiesto e incoraggiato dal Comune, e dopo anni di completo abbandono da parte di Aler e Regione Lombardia, si compie una svolta vera, si dice alt all'illegalità e al degrado: le Forze di Polizia effettuano lo sgombero di un'intera palazzina in via Bolla, 156 alloggi di cui circa 90 occupati abusivamente». Lo ha scritto sulle sue pagine social l'assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli, in merito al maxi sgombero effettuato giovedì 3 novembre nella via nota per il degrado e gli episodi di criminalità. Aler, l'azienda che gestisce le case popolari della Regione, sta mettendo in sicurezza e a breve inizierà una riqualificazione totale. I servizi sociali del Comune di Milano hanno analizzato una ad una le situazioni sociali ed economiche dei nuclei familiari, Aler ha messo a disposizione numerose soluzioni per il sostegno abitativo, cui ha contribuito anche il Comune, per circa 50 nuclei familiari con minori. «In via Bolla le occupazioni sono continuate ininterrottamente per anni, fino a poche settimane fa – ha aggiunto Granelli -. Nelle case popolari del Comune gestite da MM, pur non senza problemi che ogni giorno devono essere affrontati, nel 2014 e 2015 avvenivano 700 tentativi di occupazione all'anno; nel 2021 e 2022 i tentativi sono stati solamente 70 all'anno: 10 volte di meno. E la differenza si vede anche in via Bolla, da una parte il disastro delle occupazioni, dall'altra un quartiere dignitoso - ha concluso -. Noi vogliamo che in tutte le case popolari si viva meglio, nel rispetto delle regole, e questo è l'impegno del Comune di Milano, insieme a tutti coloro che ci stanno».

Iscriviti alla Newsletter settimanale di 7giorni, riceverai  le ultime notizie e il link dell'edizione cartacea in distribuzione direttamente nella tua casella di posta elettronica. Potrai così scaricare gratuitamente il file in formato PDF consultabile su ogni dispositivo.