Attimi di paura e devastazione in una gioielleria in pieno centro a Milano, all’angolo tra le vie Montenapoleone e Verri, dove un commando ha rubato gioielli per circa 1mln di euro a colpi di ascia e bastoni. Erano circa le 18:15 di lunedì 1 dicembre quando una donna ben vestita, fingendosi cliente, si è fatta aprire l’ingresso della gioielleria. Immediatamente dopo, però, un commando composto da almeno 7 persone dal volto coperto ha fatto irruzione, iniziando a distruggere gli espositori e le vetrine del negozio, per mettere le mani sui preziosi in essi contenuti. Nel terrore generale, clienti, dipendenti e proprietari della gioielleria sono stati fatti sdraiare a terra. Il trambusto e le urla dei presenti hanno però attirato l’attenzione di alcuni vigilantes privati che, soprattutto nelle ore di chiusura, prestano servizio di sorveglianza nel cuore del quadrilatero della moda milanese. Al loro arrivo le guardie giurate sono riuscite a bloccare a terra uno dei componenti della banda, poi identificato dalla polizia in un 18enne moldavo, che aveva tentato di allontanarsi salendo in sella a una mountain bike parcheggiata opportunamente nei pressi del negozio. Gli altri rapinatori, invece, sono riusciti a dileguarsi prendendo direzioni diverse, alcuni precipitandosi in metropolitana. Durante le fasi concitate della fuga, uno dei banditi ha puntato la pistola in faccia a una delle vigilantes, una donna di 40 anni, minacciandola di fare fuoco. Gli investigatori ritengono che ad agire sia stata una banda altamente specializzata in colpi di questo tipo, composta probabilmente da uomini dell’Est, che si è mossa a colpo sicuro e con un piano studiato nei dettagli, come testimoniato dalla fulminea rapidità del blitz.