Sgomberata l’ex scuola Colombo a Milano

Dall’inizio dell’anno il plesso di via Pizzigoni era occupato da oltre cento migranti africani. Le operazioni si sono svolte senza tensioni

Un momento delle fasi di sgombero

Un momento delle fasi di sgombero

Soddisfatti i residenti: «Ogni notte qui c’erano violenza e spaccio»

«Per noi è una liberazione. Ogni notte c'erano violenze, botte, spaccio». Così commentano i residenti lo sgombero svoltosi nella mattinata di martedì 5 settembre dell’ex scuola elementare Colombo di via Pizzigoni, a Milano, che da alcuni mesi è stata occupata da oltre un centinaio di extracomunitari. Secondo la polizia, intervenuta sul posto per effettuare l’allontanamento, nel plesso avevano trovato dimora circa 140 cittadini africani tra marocchini, egiziani, senegalesi e gambiani. Attorno alle 8, all'arrivo degli agenti, erano presenti circa 40 persone distribuite in due edifici. Le operazioni, secondo quanto riferito, si sono svolte senza particolari tensioni. «Fino a marzo erano autorizzati a restare qui dal Comune - commenta uno degli inquilini storici della via - ma è sempre stato un luogo abbandonato a se stesso, dove degrado, sporcizia, violenze hanno accompagnato la loro presenza. Un intervento della polizia era necessario. Speriamo basti, altrimenti siamo disposti a organizzarci da soli». Soddisfazione anche da parte di Carmela Rozza, assessore alla Sicurezza, che afferma: «Quello della ex scuola di via Pizzigoni era uno sgombero programmato da tempo e condiviso al Comitato per l'Ordine e la Sicurezza. Ringrazio la Forze dell'ordine e la questura per la professionalità nell'intervento, realizzato con il supporto degli agenti della Polizia Locale e del personale della Protezione Civile.  Nella scuola, già oggetto a partire da marzo di sopralluoghi dell'unità problemi del territorio della Polizia locale, erano stati già fatti dei piccoli interventi per sigillare alcuni accessi. Abbiamo ripristinato la legalità e nel contempo siamo intervenuti per assicurare a tutti coloro che ne avessero bisogno un'assistenza del settore servizi sociali». L’assessore assicura inoltre che lo stabile non sarà nuovamente oggetto di occupazioni abusive: «In occasione dello sgombero era presente anche la ditta che è intervenuta per mettere completante in sicurezza lo stabile e impedirete che venga occupato nuovamente».
Redazione Web