Stampavano e vendevano biglietti abusivamente: Atm incastra 10 dipendenti “infedeli”

Gli impiegati, in servizio presso gli Atm Point della metropolitana a Milano, avevano manomesso le stampanti e poi rivendevano in nero i titoli di viaggio a ignari clienti, intascandosene i proventi

Sospesi, rischiano il licenziamento

Sono stati sospesi e rischiano il licenziamento i dieci impiegati di Atm, l'Azienda dei trasporti milanesi, che stampavano biglietti abusivamente e li vendevano in nero agli sportelli Atm Point. Lo ha confermato la stessa società, interpellata sulla vicenda denunciata ai carabinieri la settimana scorsa. Gli impiegati in servizio nei sette uffici Atm Point di Milano avevano manomesso le stampanti che vengono utilizzate per generare e vendere direttamente i titoli di viaggio ai pendolari che si presentano agli sportelli. Il sistema prevede che un ammontare di biglietti (circa 200 al mese) venga considerato non vendibile, perché stampato male e quindi non leggibile. Atm tuttavia aveva notato che dallo scorso settembre il numero dei biglietti fallati era quintuplicato: i 10 dipendenti, infatti, erano riusciti ad aggirare il sistema, in modo da poter stampare biglietti considerati come scarti anche se in realtà non lo erano, e poi li vendevano sottobanco intascandosi il denaro. Così sono partite le indagini interne, con gli ispettori sotto copertura che si sono finti clienti e che hanno notato come, all'acquisto, il biglietto non veniva stampato al momento, ma gli impiegati lo prendevano da una riserva di titoli già generati. Per i dieci dipendenti “infedeli” è così scattata la denuncia e la sospensione. 
Redazione Web

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