Tensione davanti al Tribunale di Milano: scontri tra attivisti di Ultima Generazione, esponenti dei Cobas e militanti della Lega Giovani |Video|
De Corato: «Oggi in aula alla Camera, voteremo il Ddl imbrattamenti contro questi soggetti, su proposta del Ministro della Cultura Sangiuliano e, dalle prossime loro azioni, questi eco-imbecilli inizieranno a pagare ciò che romperanno ed a risarcire la collettività»
Gli scontri
Milano, 17 Gennaio 2023 – Il gip ha disposto il rinvio a giudizio per i tre imputati. I tre giovani attivisti di Ultima Generazione devono rispondere di danneggiamenti, il 15 gennaio dell’anno scorso lanciarono vernice gialla sul celebre dito medio di Maurizio Cattelan davanti al palazzo della Borsa a Milano. Si schiera a loro sostegno l'artista autore della scultura LOVE sita in Piazza degli Affari: «non è stata rovinata o deturpata, scrive in una lettera, e io non mi sento offeso né danneggiato».
Nella mattinata ci sono stati momenti di forte tensione fuori dal Tribunale di Milano, in corso Porta Vittoria, dove si stava appunto svolgendo l'udienza preliminare. I sostenitori dell'ecologismo si sono scontrati con i militanti della Lega Giovani, presieduti da Alessandro Verri e Samuele Piscina, durante il presidio organizzato in condanna delle azioni dimostrative degli ambientalisti. La tensione è salita ulteriormente con la presenza di esponenti del sindacato di base ADL Cobas. La Polizia è intervenuta tempestivamente per separare i due gruppi, ristabilendo la calma poco dopo.
I militanti della Lega Giovani, esprimendo la loro disapprovazione, hanno esposto uno striscione con la scritta "Condannateli" e cartelli con messaggi come "Andate a lavorare!" e "Con l'elettrico 70mila posti di lavoro in meno". Gli scontri sono divampati quando due esponenti del sindacato ADL COBAS hanno intimato ai leghisti di andarsene, scatenando una rissa con spintoni, calci e persino uno sputo. Dopo l'intervento della Polizia, i militanti della Lega si sono allontanati.
Alessandro Verri, capogruppo della Lega Giovani, ha dichiarato: «Il problema ambientale è serio e va affrontato senza invocare catastrofi o l'apocalisse. Abbiamo espresso la nostra opinione democraticamente, ma siamo stati accolti con violenza dagli attivisti di Ultima Generazione, definiti ipocriti dalla sinistra».
I membri del movimento di attivisti climatici Ultima Generazione e del sindacato ADL Cobas al ritmo di "Bellaciao" hanno organizzato un presidio di solidarietà davanti al Tribunale per supportare i tre ecoattivisti imputati. I tre, Fioretta, Sandro e Leonardo, rischiano reclusione da 2 a 5 anni e una multa da 2.500 a 15 mila euro per l'imbrattamento della statua LOVE.
Anna Castoldi di Ultima Generazione ha dichiarato: «Questo processo è un tentativo di distrarre l'opinione pubblica. Abbiamo agito per proteggere il patrimonio artistico e ambientale, interagendo con la scultura in modo provocatorio, proprio come voleva l'artista». Chiede un fondo di riparazione anziché un processo.
La situazione si è ulteriormente intensificata con le dichiarazioni del deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato: «Per fortuna, oggi, non è stata concessa l’assoluzione verso questi eco-imbecilli come aveva richiesto il Pm. È arrivato, invece, il rinvio a giudizio e dal prossimo 18 marzo se ne ritornerà a parlare. A tal proposito, oggi in aula alla Camera, voteremo il Ddl imbrattamenti contro questi soggetti, su proposta del Ministro della Cultura Sangiuliano e, dalle prossime loro azioni, questi eco-imbecilli inizieranno a pagare ciò che romperanno ed a risarcire la collettività rispetto a ciò che danneggeranno. Nel Ddl odierno, infatti, ci sono pungenti disposizioni sanzionatorie rispetto a distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici. Il Governo, attraverso questo Decreto, non assumerà una posizione dura ma di buon senso. Trovo assurdo e vergognoso che, una buona parte della sinistra, ancora oggi continui a difendere e a mostrare solidarietà a questi attivisti di Ultima Generazione che proseguono nel deturpare, danneggiare, imbrattare e rovinare monumenti del nostro Paese che ci rendono e ci hanno resi famosi in tutto il mondo».