«Luca Zambon sapeva ma ha preferito non ascoltare»

Parlano i sei dissidenti del Partito Democratico che hanno inscenato la protesta per la deriva dell'agenda del Sindaco

Consiglio Comunale

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Con un comunicato stampa ai cittadini, i Consiglieri Moreno Mazzola, Antonella Parisotto, Roberto Galimberti, Giancarlo Capriglia, Anna Baratella e Lorenzo Tadiello hanno deciso di rompere il loro silenzio e spiegare alla cittadinanza il motivo per cui nel Consiglio Comunale del 25 marzo hanno scelto di abbandonare l’aula. 
«Cari cittadini, consapevoli di aver compiuto un gesto eclatante, al di fuori di quelle che sono le logiche di un sistema politico rigido che non lascia spazio all’emotività, abbiamo ritenuto necessario evidenziare una problematica forte che riguarda la maggioranza dei Consiglieri e Assessori. Durante tutta la campagna elettorale ci siamo battuti per il rinnovamento, abbiamo cercato di lasciare alle spalle il pregiudizio credendo che il nostro giovane Sindaco avrebbe potuto slegarsi fin da subito dai vecchi giochi della politica peschierese facendosi portavoce solo delle esigenze dei propri cittadini e ascoltando la squadra di consiglieri che lo hanno condotto al raggiungimento di uno straordinario risultato alle amministrative. Ci abbiamo messo la faccia, abbiamo cercato di far cambiare idea ai cittadini più scettici, quelli che credevano che non sarebbe cambiato nulla. Abbiamo messo a disposizione le nostre energie, il nostro cuore, la nostra passione per cambiare le sorti di questa città ma ad oggi nulla sembra essere cambiato. Nei giorni successivi al Consiglio Comunale il nostro gesto è stato interpretato in maniera sbagliata: siamo stati definiti irresponsabili. Coloro che ci muovono questa accusa devono sapere che  siamo stati fin troppo responsabili. Dare una spiegazione alla nostra uscita pubblicando o leggendo in Consiglio Comunale tutte le lettere e le richieste che in questi primi 8 mesi di Governo abbiamo inviato al nostro Sindaco, senza ricevere alcuna risposta, lo avrebbe messo ancor più in difficoltà. Siamo stati definiti la minoranza. Purtroppo ci tocca contraddire anche coloro che ci definiscono in tal modo. In Consiglio Comunale siamo 11 Consiglieri di maggioranza (compreso il Sindaco), 7 hanno sempre sottoscritto le lettere che gli abbiamo inviato, 6 sono usciti dall’aula. Quindi, se la matematica non è un’opinione, ci pare che qualcuno abbia fatto male i conti…Il nostro gesto è stato definito vile, ma non è così. Come già precisato, in questi 8 mesi di Governo abbiamo fatto una serie di richieste a cui non è stato dato seguito. Luca Zambon sapeva ma ha preferito non ascoltare la sua squadra, ha preferito dividere piuttosto che unire. Quando ci sono i sintomi di una malattia, se non prendi le dovute precauzioni, la malattia si manifesta e questa malattia può essere curabile o incurabile. I cittadini hanno votato Luca Zambon e noi Consiglieri, non altri soggetti  che facciano le sue e le nostre veci. È bene precisare che noi siamo dalla parte dei cittadini e vogliamo lavorare nella massima trasparenza senza subire la presenza ingombrante di personaggi politici del passato che possano fare pressione e decidere per noi.  Ci auguriamo che il nostro Sindaco possa ricucire le ferite del gruppo e riuscire a governare la città con le persone che lo hanno fatto vincere. E basta guardare i numeri alle elezioni per capire da che parte stare. Ora tocca a te Luca, sai cosa fare…»

2 commenti

Nicolò :
Bravi ragazzi. Io ho votato per voi nonostante i fortissimi dubbi che dietro ci sarebbero state le solite persone, e fino ad ora i nomi dietro a Zambon sono sempre quelli dei vecchi personaggi politici. Io ho votato per il rinnovamento, non per gli interessi dei soliti vecchi nomi. | lunedì 30 marzo 2015 12:00 Rispondi
MAURIZIO DURELLI :
E' scontato dire " l'avevo detto " e in questo caso per il bene della città,mi dispiace aver ragione. Tenete duro, potete cambiare le cose il potere del voto e nelle vostre mani o Zambon cresce o perdono tutti. | martedì 31 marzo 2015 12:00 Rispondi