A Rodano il primo cohousing in classe A+

Al suo interno sono previsti 400 metri quadrati di spazi comuni coperti e 2500 di giardini e orti. L’iniziativa è stata presentata i giorni scorsi al centro culturale di via Turati “La Elle”. «Oltre trecento famiglie – spiegano i costruttori – hanno manifestato interesse verso il progetto Terracielo, al quale collabora anche Cohousing Venture. La climatizzazione degli ambienti è realizzata utilizzando un sistema di pompe di calore geotermiche che scambiano energia con il terreno. Il fabbisogno energetico necessario per l’alimentazione delle pompe è prodotto interamente da un impianto fotovoltaico condominiale. In questo modo il sistema è alimentato esclusivamente da fonti rinnovabili, senza alcuna emissione inquinante. Tutta la progettazione degli impianti è stata affidata a docenti del Politecnico di Milano. Le tecniche e i materiali costruttivi sono stati scelti per ottenere livelli di trasmittanza termica e isolamento acustico nettamente al di sopra dei limiti minimi stabiliti dalle normative vigenti». «Abbiamo coltivato le idee più innovative sulla sostenibilità, disegnando case in cui vivere per sempre a impatto zero» commenta Nadia Simionato di Cohousing Ventures. «Lo scopo è creare una nuova civiltà dell’abitare, dove spazi e servizi condivisi favoriscano lo sviluppo di una comunità residenziale viva e solidale». I valori di “Terracielo” saranno definiti tra aprile e giugno dai “fondatori” della comunità residenziale, le prime venti famiglie che, sotto la guida di Cohousing Ventures, decideranno come utilizzare gli spazi comuni e quali iniziative attuare insieme. «Mi riferisco, per esempio, alla costituzione di gruppi di acquisto solidale e al car sharing, nonché ai regolamenti di questa nuova comunità» aggiunge Simionato. Nella stessa mattinata della presentazione, i partecipanti hanno potuto visitare il cantiere di via Giusti. Il complesso prevede anche un impianto idrico duale, con il recupero dell’acqua piovana che viene riutilizzata per gli usi non potabili.

Lorenzo Invernizzi