Cominciò come un gioco del Dopoguerra: oggi è un’arte della memoria
Una vita dedicata alle auto, ai motori e ai treni. Attilio Mari, oggi 75enne e presidente dell’Associazione Documentazione storica culturale di Rodano, è uno dei modellisti e dei personaggi del settore più bravi e famosi al mondo. Aveva appena 15 anni quando chiese al padre un trenino.
Era il periodo del Dopoguerra e la riproduzione della locomotiva era uno dei giocattoli più diffusi e prestigiosi. Un lusso solo per alcuni. «Il mio papà non poteva permettersi questo balocco, così mi diede l’idea di fabbricarmi il mio giocattolo da me – racconta Attilio Mari –. E così io iniziai a fare, utilizzando materiali di riciclo trovati in casa. Da allora non sono più riuscito a fermarmi». E così è stato, realizzando quasi un centinaio di treni, costruiti con la tecnica originale. Un lavoro da certosino e da ingegnere meccanico. Mari, infatti, ha lavorato per anni all’Ibm come progettista e responsabile marketing. Oggi le sue creazioni sono esposte nei musei più famosi al mondo come vere e proprie opere d’arte, vendute a collezionisti giapponesi e americani. «Una passione piena di sacrifici – continua il progettista –. Solo per lo studio del progetto di una locomotiva ci vogliono tra le mille e le duemila ore, alle quali vanno aggiunte altrettante per la realizzazione. Per non parlare dei costi. Ogni singolo pezzo va realizzato da artigiani del settore su misura». Da questa grande passione è nata l’associazione Documentazione storica culturale, che si propone di recuperare i progetti e i disegni originali di auto, navi e treni. Un modo per non perdere la memoria storica di questi mezzi che stanno andando a scomparire.
Jennifer Marfia