San Donato Milanese, il fronte del No allo stadio del Milan si mobilità con una manifestazione di piazza
Sabato 17 giugno, cittadini, associazioni, comitati e forze politiche si sono dati appuntamento alle 10 davanti al Municipio per chiedere chiarezza e far sentire la propria voce a difesa dell’ambiente e del territorio
Secondo gli
ambientalisti l’edificazione nel cosiddetto “quartiere San Francesco”,
stravolgerebbe un’area totalmente verde, a poca distanza dall’abbazia di
Chiaravalle, con un grande potenziale in termini di corridoio naturalistico e
di zona tampone e di tutela ambientale ai confini di Milano. L’area è già stata
oggetto negli anni scorsi
di osservazioni critiche
da parte di autorità competenti, cittadini e “parti
sociali” perché sprovvista,
tra le altre cose, di infrastrutture e di un servizio adeguato di mobilità
collettiva che possa reggere al grande e ripetuto afflusso di decine e decine
di migliaia di persone.
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Il fronte del no spiega che l’arrivo dello stadio a San Donato avrebbe un impatto molto forte sull’intera città, con molteplici conseguenze negative, tra cui:
- stravolgimento dell’intero sistema della mobilità cittadina e sovralocale;
- congestione da traffico e inquinamento;
- enorme consumo di suolo;
- ricorrenti problemi di ordine pubblico e di sicurezza per gli abitanti.
Secondo Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia: «L'eventuale spostamento a San Donato sottolinea ancora una volta come la costruzione di un nuovo stadio crei più problemi di quanti non ne risolva. In particolare, la nuova collocazione mostra criticità di ogni tipo, dal consumo di suolo alla già critica mobilità, dalle necessarie procedure amministrative finora non previste come la VAS alla minaccia a servizi ecosistemici come il Parco Sud, fondamentali per l'agricoltura e la salute delle persone. Che il Comune di Milano indichi opzioni sostenibili, anziché sottostare a ricatti; è questa ormai la vera priorità, sia per la vicenda San Siro, sia più in generale di prassi politica».
Ribadisce il concetto Gianni Del Pero, delegato WWF Lombardia: «È da trent’anni che il WWF è contrario alla cementificazione di questa area di 30 ettari, agricola e fertile; a maggior ragione è contrario a questo nuovo progetto di stadio che porterà ancora più congestione e inquinamento in una delle aree più inquinate e problematiche d’Europa - conclude - Il WWF sarà presente nelle prossime fasi della battaglia contro questa scelta scellerata: basta consumo di suolo!».
Per Renato Aquilani, presidente dell’Associazione per il Parco Sud Milano: «L'Associazione Parco Sud Milano è al fianco dei cittadini sandonatesi che si battono contro il progetto di stadio del Milan. Sono sempre di più le persone che stanno acquistando consapevolezza che lo sviluppo deve essere sostenibile, al di fuori delle logiche speculative e dannose per il territorio. Facciamoci sentire!»
«Perdere altro suolo vergine in un territorio particolarmente stressato e cementificato quale quello lombardo non può avere giustificazioni - dichiara Stefano Zuppello, presidente nazionale dell’associazione VAS - Verdi Ambiente e Società - I recenti eventi in Emilia Romagna sono lì a testimoniare la necessità di invertire immediatamente la rotta, approvando a livello nazionale una legge per lo stop all’edificazione incontrollata; una legge che, senza se e senza ma, si ponga a protezione della risorsa suolo e concentri investimenti e attività nella manutenzione del territorio e a favore della rigenerazione urbana. Nel frattempo, chiediamo a tutti gli amministratori locali, e quindi anche a quelli di San Donato Milanese, di porre un freno alle richieste di cementificazione del territorio, dirottando gli interventi verso aree e complessi dismessi o da ristrutturare».
In una nota stampa gli
organizzatori della protesta fanno sapere che la scelta dello stadio, su cui si
sono dimostrati subito disponibili a “scatola chiusa” il sindaco e la sua
maggioranza, non è mai stata posta in discussione in Consiglio comunale. Nessun
cittadino è stato messo nelle condizioni di poter prendere visione del
progetto, nemmeno sotto forma di bozza, o di visionare i necessari studi preliminari. Eppure
il progetto viene già “venduto”
da Squeri come la panacea a tutti i problemi della nostra città.
«Forze politiche, associazioni locali,
cittadini e comitati, tutti assieme, saranno domani mattina di fronte al
Municipio per DIRE NO ALLO STADIO A SAN DONATO, chiedere trasparenza e massimo
coinvolgimento su una scelta cosi delicata e annunciata come imminente e la cui
adozione sarà poco meno che una formalità - tuonano i manifestanti -. Il
nostro è un appello aperto a tutti coloro che si vorranno affiancare in questa
importante battaglia. Seguiranno tante altre iniziative di protesta,
informazione e confronto, a partire dalla costituzione ufficiale di un COMITATO CITTADINO NO STADIO».
Hanno aderito alla manifestazione:
Associazione culturale per l'autogestione
Associazione Greensando
Associazione per il Parco Sud Milano
Associazione Ripartiamo
Associazione VAS - Verdi Ambiente e Società
Comitato Giù le Mani dalla Campagnetta
Comitato Villa Angelino
Legambiente Lombardia
Italia Nostra sud est Milano
Mondo Gatto San Donato
N>O>I Network, Organizzazione, Innovazione
Osservatorio Permanente Contro il Consumo di Suolo e per la Tutela del Paesaggio del Sud Est Milano
Slowfood - Milano Area Metropolitana
WWF OA Martesana Sud Milano
WWF Lombardia
Insieme per San Donato
PD - San Donato Milanese
PD - Zona Sud Est Milano
Sinistra Ecologica Solidale Partecipata
Verdi - Europa verde