Smartphone e adolescenti: a San Donato Milanese cresce l’allarme digitale tra i giovanissimi

Secondo i dati raccolti nell’ambito del progetto “Selfie”, quasi 6 ragazzi su 10 usano il telefono anche di notte. Il Comune lancia il "Patto digitale" per aiutare le famiglie a porre limiti all’uso eccessivo della tecnologia

A San Donato Milanese i numeri parlano chiaro: il rapporto tra adolescenti e tecnologia sta diventando sempre più problematico. È quanto emerge dai dati del progetto “Selfie”, che nel 2023 ha coinvolto 3.260 giovani tra i 12 e i 15 anni. Quasi il 60% ha ammesso di utilizzare il cellulare nelle ore notturne, rinunciando spesso al sonno, allo sport e alla socialità. Un quadro preoccupante, che evidenzia come lo smartphone stia diventando un elemento dominante nelle giornate, e notti, dei più giovani. Anche durante i pasti e il tempo dedicato allo studio, l’attenzione viene spesso dirottata sui social. Il 40% degli intervistati ha dichiarato di restare incollato allo schermo anche mentre mangia, mentre molti altri confessano difficoltà a concentrarsi in classe o ad alzarsi la mattina, stanchi per le ore trascorse davanti al telefono. Un allarme che l’amministrazione comunale non intende ignorare. «Rispetto al 2023 la situazione è peggiorataha commentato l’assessora al Welfare, Francesca Micheli -. Stiamo assistendo a comportamenti disfunzionali che non possono più essere ignorati». Per affrontare il problema, l’Amministrazione comunale ha lanciato il “Patto digitale di comunità”, un progetto di prevenzione e sensibilizzazione in collaborazione con il Forum delle famiglie. L’obiettivo è coinvolgere l’intero tessuto sociale, a partire da genitori e nonni, per educare all’uso consapevole della tecnologia. «Spessospiega Michelii genitori non sanno come opporsi alla richiesta di un cellulare da parte dei figli piccoli, e i nonni, che spesso regalano il telefonino ai nipoti, lamentano poi di non riuscire a comunicare con loro. Vogliamo coinvolgere tutte le generazioni conclude l’assessoraperché fermare la deriva digitale è una sfida che riguarda l’intera comunità. Un bambino che chatta con sconosciuti può incorrere in pericoli reali: dobbiamo agire ora».