Nuova strada Civesio-Borgolombardo, l’Osservatorio contro il consumo di suolo del Sud Est Milano presenta le sue osservazioni: «accorciare la strada per non interrompere il “Cammino dei Monaci”»

Intanto il Comitato “Giù le mani dalla Campagnetta” ha organizzato una biciclettata di protesta in programma sabato 24 aprile: «Il corridoio verde tra Viboldone e Chiaravalle non venga distrutto»

L'area dove dovrebbe sorgere la nuova strada

L'area dove dovrebbe sorgere la nuova strada

Continua a tenere banco a San Giuliano e non solo la discussa realizzazione della futura strada, recentemente approvata dall’Amministrazione sangiulianese, pensata per collegare la frazione di Civesio alla via Emilia, passando per cascina Sesto Gallo e Borgolombardo, al confine con il territorio sandonatese.
 
Nei giorni scorsi, infatti, l’Osservatorio permanente contro il consumo di suolo e per la tutela del paesaggio del Sud-Est Milano ha presentato le proprie osservazioni alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica) attualmente in corso e propedeutica alla redazione del progetto esecutivo. Nello specifico, l’Osservatorio chiede di limitare la strada alla sola connessione tra via Emilia e cascina Sesto Gallo, escludendo quindi il tratto di strada per Civesio. «In caso contrario – argomenta l’Osservatorio - la strada interromperebbe la continuità tra la Campagnetta e l'area agricola che si spinge fino a Viboldone, bloccherebbe il "Cammino dei monaci" e avrebbe un pessimo impatto paesaggistico. Questa strada non nasce da una analisi del traffico sangiulianese ma da un'osservazione al PGT, non risponde quindi a obiettivi specifici previsti all'interno del Piano Generale del Traffico Urbano». L’Osservatorio chiede quindi al Comune di ripensare al progetto: «Posto che la valutazione dei flussi di transito sarebbe dovuta avvenire a priori – prosegue il sodalizio ambientalista -, non si capisce come possa essere valutato, e soprattutto regolamentato, il nuovo traffico, in buona parte parassitario».

Nell’ipotesi in cui si decidesse invece di mantenere il tracciato fino a Civesio, l’Osservatorio propone una serie di opere di mitigazione ambientale: «Limitare il traffico ai soli residenti sangiulianesi per eliminare il traffico parassitario, istituendo i necessari controlli; restringere il più possibile le dimensioni della strada per contenere il consumo di suolo agricolo; inserire limitatori di velocità; creare un viale alberato lungo la strada attraverso nuove piantumazioni; conservare i canali e le rogge; prevedere una pista ciclabile e garantire il passaggio in sicurezza tra il parco sandonatese della Campagnetta e l'area di cascina Sesto Gallo, creando un attraversamento che non chiuda il “Cammino dei monaci”».
 
Intanto, sabato 24 aprile, il Comitato “Giù le mani dalla Campagnetta” ha organizzato una biciclettata di protesta contro la nuova strada e per chiedere un vero parco nel corridoio verde tra Chiaravalle e Viboldone. «Mentre la petizione on line ha superato le 600 adesioni – spiegano dal Comitato -, il Comune di San Giuliano procede imperterrito ed il Comune di San Donato resta in silenzio di fronte alle richieste di un intervento deciso, anche rispetto a Città Metropolitana e Parco Sud.  Con questa iniziativa pensiamo si possano indurre le Amministrazioni a rispondere ai cittadini e a recedere da questo progetto che distruggerebbe il corridoio verde scaricando traffico e inquinamento su via Di Vittorio, per fare gli interessi dei costruttori e non di chi vive il territorio».
 
La partenza è prevista alle ore 15,30 dal parcheggio di Via Marcora a San Donato (all'inizio della Campagnetta). I partecipanti dovranno essere dotati di mascherina, mantenere il distanziamento e segnalare i loro recapiti per le misure di prevenzione Covid.

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