San Giuliano: sradicato il bancomat della filiale di UBI
I malviventi hanno sfondato il vetro della filiale, poi hanno agganciato lo sportello automatico a un argano elettrico e, per mezzo di un furgone, lo hanno staccato di netto
05 luglio 2016
Magro il bottino: solo 3mila euro
Ancora una banda di “predoni” dei bancomat in azione sul territorio. A farne le spese, questa volta, è stata la filiale sangiulianese di UBI, la Banca Popolare Commercio & Industria, sita lungo via Risorgimento, a poca distanza dal Parco Nord. La banda di ignoti è entrata in azione attorno alle 5:00 del mattino di domenica 3 luglio ed ha adottato un modus operandi tutt’altro che silenzioso. I malviventi, infatti, hanno letteralmente sradicato il bancomat dai locali dell’istituto di credito e se lo sono portati via, per aprirlo in un secondo momento. In base ad una prima ricostruzione dei fatti, operata dai carabinieri, gli scassinatori sono giunti in via Risorgimento a bordo di un furgone. La scelta dei quella filiale di UBI non è stata casuale, perché offre molto spazio per fare manovra e, soprattutto, è molto vicina alla via Emilia, perfetta come via di fuga. Per prima cosa hanno sfondato il vetro, poi hanno attaccato lo sportello automatico a un argano elettrico e quindi hanno tirato con il furgone, fino a staccare di netto il dispositivo erogatore, che è stato caricato sul furgone. Udito il baccano, alcuni residenti si sono affacciati alle finestre ed hanno solo fatto in tempo a notare un furgone bianco allontanarsi a tutta velocità. In loco sono intervenuti i carabinieri della Tenenza locale e i colleghi del Nucleo Operativo di San Donato, che hanno avviato le ricerche dei fuggitivi, purtroppo senza successo. Mentre setacciavano il territorio, i militari hanno però trovato lo sportello automatico ormai svuotato del suo contenuto all’interno del Parco Nord. Nonostante il colpo sia riuscito, in realtà il bottino racimolato dai ladri è stato piuttosto scarso, cioè poco più di 3mila euro. I carabinieri hanno già acquisito le immagini registrate dal circuito di videosorveglianza in funzione presso la banca assaltata, nella speranza che queste possano fornire indizi utili per risalire agli autori della spaccata.
Redazione Web
05 luglio 2016