Droga direttamente dal produttore al consumatore. Aveva deciso di puntare tutto sulla “filiera corta” un operaio 26enne italiano di San Giuliano, A.N., arrestato martedì 2 luglio per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e coltivazione di marijuana. L’uomo, infatti, nel suo appartamento di via Cavalieri aveva allestito una piccola ma funzionale serra: impianti di areazione ed illuminazione per far crescere rigogliose alcune piantine di canapa indiana, uno spazio per l’essicazione e poi uno per il confezionamento. Una volta pronta la dose, A.N. scendeva per incontrare l’acquirente, con cui avveniva la cessione. I carabinieri della Tenenza sangiulianese si sono messi sulle tracce del pusher a seguito di ripetute segnalazioni, che riportavano uno strano via vai di sconosciuti. I militari hanno eseguito un appostamento ad hoc e sono entrati in azione non appena il 26enne si è fatto vivo per vendere del “fumo” ad un giovane. Successivamente è scattata la perquisizione presso l’appartamento dell’operaio, che è stato letteralmente messo sotto sopra, fino al rinvenimento della piccola serra casalinga. Nel complesso i carabinieri hanno posto sotto sequestro 1 etto e mezzo di marijuana pronta per essere venduta, tre grosse piante di canapa già con le infiorescenze, materiale vario per il confezionamento e 3900 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. Portato davanti al Giudice, per A.N. è stato disposto l’obbligo di firma in caserma a San Giuliano.