Travolte e uccise nel campo di mais: Hanan e Sara erano con altre cinque persone

Svolta nelle indagini dopo l’interrogatorio di un marocchino 35enne che era con loro, indagato per omissione di soccorso. Identificato un altro nordafricano 21enne, tutt'ora irreperibile

Hanan Nekhla e Sara El Jaafari

Hanan Nekhla e Sara El Jaafari

C'erano altre cinque persone, di cui quattro uomini di nazionalità marocchina e una donna di origine rumena, insieme a Sara El Jaafari di 28 anni e Hanan Nekhla di 32 anni, travolte da un mezzo agricolo in un campo di mais tra San Giuliano e Locate lo scorso venerdì 2 luglio e ritrovate morte la sera di sabato 3. Lo ha raccontato in Procura a Lodi un marocchino 35enne, fin ora l’unica persona presente nel campo che i Carabinieri sono riusciti a rintracciare, individuato in provincia di Cuneo grazie all’analisi dei tabulati telefonici. Il nordafricano, che risulta irregolare in Italia, pregiudicato e senza fissa dimora, è attualmente indagato a piede libero per omissione di soccorso. Nel frattempo gli inquirenti hanno già identificato anche un’altra persona che avrebbe trascorso la nottata con Sara e Hanan, un 21enne anch'egli marocchino, che tuttavia risulta ancora irreperibile ma potrebbe essere presto rintracciato.
 
Il 35enne ha raccontato anche di aver conosciuto le due donne la sera di giovedì 1° luglio tramite un amico connazionale e di aver trascorso la serata e la successiva nottata a consumare alcolici e sostanze stupefacenti, dapprima presso l'abitazione di una conoscente e poi all'interno del campo di mais nei pressi di Locate di Triulzi. Una volta giunti nelle campagne, al gruppo si sarebbero quindi uniti altri due uomini, anche loro connazionali marocchini, e una donna romena, con i quali avevano continuato a bere e consumare droga. Il mattino di sabato 3 luglio, mentre si trovavano seduti sull’erba ad ascoltare musica, il gruppo si sarebbe improvvisamente accorto dell'arrivo del mezzo agricolo, che aveva subito travolto Hanan e Sara sdraiate a terra. Da qui il fuggi fuggi generale e lo stesso 35enne, rimasto ferito ad un piede, se la sarebbe data a gambe senza accertarsi delle condizioni delle due amiche. Da qui l’ipotesi colposa di omissione di soccorso.
 
Al momento l’operatore 28enne di Lacchiarella che conduceva il trattore per l’irrorazione di insetticida, che ha sempre sostenuto di non essersi accorto di nulla, resta indagato per duplice omicidio colposo. La perizia cinematica eseguita avrebbe individuato effettivamente zone d’ombra dalla cabina di guida del macchinario agricolo, se impegnato nei trattamenti di piante particolarmente alte.

Intanto, Secondo le prime risultanze delle autopsie eseguite all'Istituto di Medicina legale di Pavia sui corpi senza vita delle due giovani vittime, è stata confermata la morte per schiacciamento. In particolare, il cadavere di Sara riporta segni evidenti di lesioni compatibili con lo schiacciamento da mezzo pesante e risulta che sia morta quasi sul colpo. Hanan, invece, che lanciò l'allarme al 112, ha avuto le gambe martoriate fino al bacino e sarebbe morta dissanguata dopo ore di agonia. A detta del medico legale, le lesioni erano tali che difficilmente sarebbe stata salvata dai soccorsi.

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Aggiornamento in tempo reale
Il marocchino di 21 anni che i Carabinieri stavano ricercando perché fra i presenti nel campo di mais dove Sara El Jaafari e Hanan Nekhla sono state travolte da un mezzo agricolo, si è costituito. L'uomo, ora a San Vittore, si è consegnato spontaneamente alle autorità perchè a suo carico pendeva un ordine di custodia cautelare per fatti precedenti. Nei prossimi giorni sarà interrogato dal pm di Lodi Sara Aragno