Giovani travolte e uccise in un campo di mais da un mezzo agricolo: si cercano le persone che erano con loro

Gli inquirenti ritengono che Hanan e Sara fossero in compagnia di almeno altri due soggetti, che sarebbero fuggiti dal luogo della tragedia. Fissata per oggi l’autopsia sul corpo delle ragazze. Intanto si cerca di capire se è possibile che l’agricoltore non si sia accorto di nulla

L'attenzione degli inquirenti che indagano sulla morte di Sara El Jaafari e Hanan Nekhla, travolte e uccise da un irroratore agricolo nel campo di mais tra San Giuliano Milanese e Locate Triulzi, si concentra sui cellulari trovati in loco. Due telefoni oltre a quelli appartenuti alle giovani, risultati intestati a prestanome. 

Analizzati dagli specialisti del nucleo investigativo di Milano, dagli apparecchi sarebbero emersi nomi e contatti per ricostruire la rete delle frequentazioni di Sara e Hanan, ma soprattutto alcune tracce significative che ricondurrebbero ai soggetti che, nella notte tra giovedì 1 e venerdì 2 luglio, si trovavano in compagnia delle giovani. In base a quanto ricostruito fin ora, dalla sera prima della tragedia le due giovani mancavano da casa, entrambe ospiti a Milano, in zona Giambellino, da un’amica e da parenti già ascoltati dai carabinieri. I famigliari sono convinti che fossero uscite con due conoscenti, loro connazionali. «Vogliamo capire dove sono finiti i due amici che erano con Hanan e Sara - ha dichiarato agli inquirenti Meryem, cugina di Hanan -. Forse potevano aiutarle. Invece di lasciarle nel campo, potevano essere salvate». 

Intanto l'autopsia sul corpo della 28enne e della 32enne è slittata al 7 luglio, perché non sono arrivate a destinazione tutte le notifiche agli interessati che hanno diritto di scegliere se partecipare a accertamenti irripetibili, con propri consulenti.

Sono tuttora sono in corso gli approfondimenti investigativi sul mezzo agricolo che risulta aver investito le due donne. In particolare, si cerca di capire se è possibile che il conducente di 28 anni, già indagato per omicidio colposo, che da anni lavora nel settore agricolo, non si sia realmente accorto di nulla, come da lui stesso riferito in sede di interrogatorio. Se sarà invece confermato che l'operatore, dalla sua postazione sul mezzo agricolo, poteva vedere l'area dove si era creata una sorta di piazzola con tanto di coperta stesa per terra dove sono stati trovati i cadaveri, allora per lui potrebbe scattare anche l'ulteriore ipotesi di accusa di omissione di soccorso.

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