Paullese, svolta decisiva per il raddoppio del ponte sull’Adda: il progetto verso l’approvazione finale

Parere favorevole alla riunione pre-Cipess: atteso ora il via libera definitivo per sbloccare l’opera da 38 milioni di euro lungo la Paullese tra Spino e Bisnate

Dopo anni di attese e passaggi burocratici, il progetto di raddoppio del ponte sull’Adda lungo la ex statale Paullese si avvicina al traguardo. Nei giorni scorsi si è infatti conclusa positivamente la riunione tecnica pre-Cipess, durante la quale i tecnici del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile hanno espresso parere favorevole alla realizzazione dell’intervento infrastrutturale atteso da oltre un decennio. Il piano prevede l’ampliamento del tratto tra Spino d’Adda e Bisnate con l’aggiunta di due nuove corsie, accanto al ponte esistente, che sarà invece riconvertito per la mobilità leggera e agricola, con corsie dedicate a biciclette e mezzi rurali. Un’operazione pensata per migliorare la viabilità e la sicurezza in uno dei punti più critici della Paullese, dove la strettoia di circa 300 metri tra Zelo Buon Persico e Spino è spesso teatro di code e incidenti. L’iter formale si concluderà con la seduta del Cipess prevista per la prossima settimana, durante la quale si attende l’approvazione definitiva. A confermarlo è il consigliere regionale Matteo Piloni, da tempo impegnato sul dossier: «Dopo i pareri tecnici favorevoli, ora confidiamo in un via libera che permetta finalmente di avviare la fase operativa». Una volta ottenuto l’ok ufficiale, la Provincia di Cremona, ente capofila del progetto, potrà procedere con la pubblicazione della gara d’appalto. L’obiettivo è arrivare all’affidamento dei lavori entro il 2026. L’opera, dal valore complessivo di 38 milioni di euro, è finanziata quasi interamente con fondi già disponibili. Il nuovo ponte rappresenta il completamento del secondo lotto della superstrada Paullese, inaugurato nel 2015, e un intervento strategico per il collegamento tra Lodigiano e Cremasco, oltre che una risposta concreta alle esigenze di sicurezza stradale in un’area ad alta intensità di traffico.