Peschiera Borromeo, i residenti del PII di Bellaria alzano la voce: «Calpestati i nostri diritti di cittadini»

In una missiva inviata alle Istituzioni, gli abitanti lamentano di non essere stati messi a conoscenza del fatto che sia in corso un aggiornamento del Piano di Rischio Esterno dello stabilimento Mapei di Mediglia. «Violati i nostri diritti alla salute, alla sicurezza e alla trasparenza degli atti amministrativi»

Gentili tutti,
Dopo più di 10 anni di lotte estenuanti crediamo sia giunto il momento che voi tutti e l’opinione pubblica sia messa a conoscenza del grave sopruso che viviamo nell’area denominata PII di Bellaria.

Un complesso residenziale dove noi cittadini abbiamo investito i sacrifici di una vita per dare un futuro decoroso alle nostre famiglie, ma che riteniamo, per colpa di una classe politica inefficiente e di provvedimenti amministrativi poco chiari, si ritrova a vivere in un’area priva di servizi e dove anche i minimi elementi di decoro urbanistico ci vengono negati, a nostro parere in maniera ingiusta.

Lo scorso dicembre il comune di Peschiera Borromeo ha fornito parere di diniego al completamento della piazza pubblica (allegato 1) a valle di una conferenza di servizi interna e sulla base di motivazioni che riteniamo non siano fondate, oltretutto contraddicendo un doppio parere positivo della Ats nel merito.

Nel parere positivo dell’Ats (Agenzia di tutela della salute) di fine 2019 al completamento della piazza pubblica si conferma, senza dubbi di sorta, che “non si evidenziano particolari ostativi al completamento della piazza” (allegato 2).

Ad aggravare questo parere di diniego abbiamo avuto notizia da parte del Comune durante un incontro pubblico (concesso dopo anni di richieste lo scorso luglio) che è in corso un aggiornamento del piano di rischio esterno dello stabilimento Mapei di Mediglia (allegato 3).

Premesso che a noi non risulta essere stato redatto in passato un piano di emergenza esterno Mapei o comunque non ne siamo stati informati come cittadini, abbiamo così, in modo fortuito, avuto notizia che rispetto alla situazione di rischio di insediamento del centro abitato e peggio ancora rispetto alla data di sentenza del Tar che legittimava gli edifici costruiti, sia avvenuto un passaggio dello stabilimento Mapei da un livello di rischio inferiore ad un livello di rischio superiore, con passaggio delle competenze al Ministero dell’Interno e quindi alla prefettura di Milano, sulla base di aumento di stoccaggio di sostanze pericolose di cui noi cittadini non abbiamo avuto mai nessuna comunicazione ufficiale e di cui ancora oggi non conosciamo la tipologia e l’entità (e come questa impatti sulla nostra salute e sicurezza).

In sintesi riteniamo a ragion veduta di essere al cospetto di una grave violazione dei principi della Convenzione di Aarhus, in quanto il nostro diritto di informazione e di partecipazione alle decisioni in materia ambientale è stato scientemente calpestato, trovandoci nella posizione debole, rispetto a interessi privati imprenditoriali, di non vedere rispettati i nostri diritti alla salute, alla sicurezza e alla trasparenza degli atti amministrativi.

Richiediamo quindi da parte del comune di Peschiera Borromeo:
1) L’indizione di un consiglio comunale urgente sul tema.
2) La convocazione di una reale conferenza dei servizi in cui vengano chiamati il soggetto privato, gli enti pubblici, noi cittadini.
3) Evidenza documentale dell’attuale piano di rischio esterno Mapei e delle modifiche che sono in fase di discussione al tavolo tecnico presso la prefettura di Milano.

Faremo valere i nostri diritti e presenteremo la nostra indignazione ai più alti livelli istituzionali nazionali e sovranazionali. Siamo confidenti in un rapido e forte interessamento di tutti, e restiamo a completa disposizione con ampia documentazione a supporto delle nostre tesi.

Cordiali saluti
Cittadini PII di Bellaria

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