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Redazione 
Peschiera, scuola materna Collodi: «Alle 8 ci sono 30°. I bambini non riescono a giocare. Nessuna tenda antisole. Cosa pensa di fare il comune?»
La mamma di un'alunna della scuola primaria dell’Istituto De André scrive a 7giorni per porre l'attenzione sul problema dell'invivibilità degli ambienti scolastici : «Caldo infernale. L'amministrazione non si interessa assolutamente»
L'ingresso della Scuola primaria Collodi di via Indipendenza
20 giugno 2022
Buongiorno, sono qui per segnalare la situazione imbarazzante delle scuole a Peschiera Borromeo. Siamo a giugno e nelle classi già alle 8 ci sono 30°. I bambini non riescono neanche a giocare perché fa troppo caldo. Andiamo a prenderli all'uscita che sono tutti sdraiati sui banchi senza forze in un mare di sudore. Cosa pensa di fare il comune? Siamo nel 2022, entrambi i genitori lavorano per la maggior parte di famiglie. I bambini si trovano a rimanere a scuola fino alle 18 e a frequentare i centri estivi per luglio negli stessi plessi scolastici.
L'amministrazione non si interessa assolutamente.
Abbiamo chiamato la segreteria della scuola per chiedere se potessimo comprare con i nostri soldi un pinguino e la riposta è stata «Abbiamo già provato a metterne uno in segreteria ma la rete elettrica non regge». Non vogliamo neanche commentare il fatto che il primo posto dove hanno pensato di metterlo è stata la segreteria, ma poi cosa aspettiamo a intervenire?
Inoltre ci hanno detto che non vogliono creare un precedente in cui i genitori pagano di tasca loro un condizionatore. Meglio quindi lasciare morire di caldo dei bambini di 4 anni.
Aggiungo che la nostra classe ha due pareti di finestre e il comune non ha previsto nessun tipo di tenda per ripararli dal sole. Il comune deve fare qualcosa di concreto per contrastare il caldo infernale. La crisi climatica renderà le estati sempre più calde, come pensa di agire? È possibile che non si possa far nulla per sanare questa situazione? È possibile che in una città così all’avanguardia si debba vivere un disagio simile nelle scuole? Chiediamo più civiltà per i nostri figli.
A.B.
Aggiornamento delle ore 19.00
La risposta dell'Amministrazione comunale
L'amministrazione non si interessa assolutamente.
Abbiamo chiamato la segreteria della scuola per chiedere se potessimo comprare con i nostri soldi un pinguino e la riposta è stata «Abbiamo già provato a metterne uno in segreteria ma la rete elettrica non regge». Non vogliamo neanche commentare il fatto che il primo posto dove hanno pensato di metterlo è stata la segreteria, ma poi cosa aspettiamo a intervenire?
Inoltre ci hanno detto che non vogliono creare un precedente in cui i genitori pagano di tasca loro un condizionatore. Meglio quindi lasciare morire di caldo dei bambini di 4 anni.
Aggiungo che la nostra classe ha due pareti di finestre e il comune non ha previsto nessun tipo di tenda per ripararli dal sole. Il comune deve fare qualcosa di concreto per contrastare il caldo infernale. La crisi climatica renderà le estati sempre più calde, come pensa di agire? È possibile che non si possa far nulla per sanare questa situazione? È possibile che in una città così all’avanguardia si debba vivere un disagio simile nelle scuole? Chiediamo più civiltà per i nostri figli.
A.B.
Aggiornamento delle ore 19.00
La risposta dell'Amministrazione comunale
20 giugno 2022
Elisabetta Gessa :
Quest'anno si prevede una delle estati più torride degli ultimi 10 anni, occorre trovare una soluzione immediatamente. Possibile che non si possano mettere delle tende? Dei ventilatori? Sul fatto che la rete elettrica non tenga non ci sono parole, ma soprattutto l'amministrazione non può stare in silenzio | lunedì 20 giugno 2022 12:00 Rispondi