Il Pd regionale contro l’Assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, in discussione tutte le sue scelte a partire da RSA e Tamponi

Girelli: «Le Ats hanno applicato una delibera regionale. Ora Regione fornisca i dati»; Astuti: «Tamponi, Gallera diceva mancavano i reagenti, ma esiste un mercato privato, un far west senza regole»

Gianni Girelli sopra e Samuele Astuti sotto

Gianni Girelli sopra e Samuele Astuti sotto

Milano, 17 aprile 2020 «I contagi e i decessi avvenuti nelle RSA sono un fatto gravissimo e Regione Lombardia, più che fare lo scaricabarile, deve dare risposte, in primis ai cittadini. Non è giustificabile far passare tutta la catena di responsabilità nelle case di riposo per scontro politico. Le Ats hanno applicato una delibera regionale. Serve chiarezza. Per capire cosa è successo bisogna conoscere i dati. Molte legittime domande necessitano di risposte. Serve sapere il tasso di mortalità, in quali strutture sono stati ricoverati i pazienti positivi, di quanti ricoveri stiamo parlano. E ancora, chi ha proposto di inserire nella delibera di Giunta di accogliere i subacuti? Quanti dispositivi di protezione sono stati distribuiti al personale? Quanti tamponi sono stati effettuati ad ospiti e personale? Da quale giorno è iniziata la tamponatura? Quali direttive sono state date alle direzioni RSA e quando. Prima di scaricare le responsabilità, sarebbe opportuno partire dall’analisi di cosa è stato fatto e di cosa non è stato fatto. Accertato questo si capirà chi ha responsabilità e in che modo. Non ci interessano le polemiche, ma conoscere e far conoscere come si svolti i fatti». Ha dichiarato Gianni Girelli, Consigliere Regionale Pd e Capodelegazione Pd in Commissione Sanità

«Mentre l’assessore Gallera ci dice che non si possono aumentare i tamponi, perché mancherebbero i reagenti, veniamo a sapere che ci sono laboratori che li offrono privatamente per cifre molto variabili. Il San Raffaele, per esempio, li fornisce per un costo intorno ai 150 euro, altri al doppio. Quel che è grave è che mentre si negano i test agli operatori sanitari, ai pazienti e al personale delle RSA, e pure a chi presenta evidenti sintomi, ci sia un mercato privato dei tamponi, un Far West senza regole e, secondo quanto detto dall’assessore Gallera questa mattina in commissione rispondendo a una mia domanda, questo non è possibile, cioè non si possono fare tamponi a privati a pagamento. Com’è possibile che questo avvenga? È forse stata una scelta quella di limitare il numero dei tamponi? La Regione deve spiegare ai lombardi che cosa sta succedendo. Soprattutto, è fondamentale che la Regione faccia quanto è in suo potere per aumentare il più possibile il numero di tamponi analizzati dal servizio sanitario regionale, perché in altro modo non si può pensare di avviare la fase 2». Ha dichiarato il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti in merito alla disponibilità offerta da laboratori privati per il prelievo di materiale biologico tramite tampone rino-faringeo e la sua analisi per accertare l’infezione Covid-19.