Trasporto pubblico, Bussolati: «Ci vogliono competenze, idee, che Maroni ha dimostrato di non avere»

«La Paullese è la seconda strada più trafficata di Milano. Serve concretezza e senso di responsabilità, quelle che Giorgio Gori ha dimostrato di avere per restituire dignità al trasporto in quest'area»

Pietro Bussolati

Pietro Bussolati

Nel Sud Est Milano tagli alle linee extraurbane da e per il capoluogo milanese

«Troppe autostrade, poco trasporto pubblico. Se dovessimo scrivere uno slogan per descrivere la "non - visione" di Regione Lombardia nei piani di sviluppo di Infrastrutture e Mobilità, questo calzerebbe a pennello, purtroppo», a dirlo è Pietro Bussolati. «E a raccontarlo – continua il Segretario della Federazione Metropolitana PD Milano - è la fotografia impietosa della zona dove insiste uno dei principali nodi della mobilità metropolitana, caratterizzato dall'intersezione del sistema autostradale (A1 Milano Bologna) e delle Tangenziali (Est, Ovest e Est esterna), a cui si aggiungono due direttrici storiche, la via Emilia e l'asse Paullese. Stiamo parlando della zona del Sud Est di Milano Metropolitana. Tagli alle linee extraurbane da e per il capoluogo milanese, e la mancanza di una mobilità circolare di collegamento che favorisca lo spostamento dei cittadini tra i comuni, determinano situazioni di cui vittime sono studenti e lavoratori. Parliamo di decenni ormai, in cui si trascinano condizioni inaccettabili e montano le proteste di fronte all'immobilismo di Regione Lombardia. Il Governo, lo scorso giugno, ha investito 143 milioni di euro per il trasporto pubblico: adesso è essenziale che di questi, circa 25 milioni, vengano ridistribuiti per mettere in moto una riforma del TPL (Trasporto pubblico locale) con l'obiettivo di riorganizzare i percorsi, le frequenze e gli orari, da una parte, e dall'altra per ridefinire il modello tariffario con l'unificazione dei titoli di viaggio e la definizione di eguali tariffe per medesime destinazioni. Il tutto nell'ottica di un supporto a investimenti nella mobilità elettrica e smart, per favorire la dismissione di veicoli alimentanti a diesel».    
Bussolati boccia il Governatore di Regione Lombardia e non lesina critiche alla sua Amministrazione: «Ci vogliono competenze, idee, ma soprattutto ci vuole visione. Quella che Roberto Maroni ha dimostrato di non avere. 2,2 miliardi, ovvero il 95% delle risorse, sono stati investiti in autostrade e tangenziali per lasciare le briciole al trasporto pubblico. Questo la dice lunga sulla miopia di una Regione incapace di individuare reali priorità, che ai tagli feroci "risponde" con l'immobilismo. Serve concretezza e senso di responsabilità, quelle che Giorgio Gori ha dimostrato di avere e di voler mettere a servizio di un'istituzione che faccia finalmente la sua parte e non lasci soli comuni e cittadini, per restituire dignità al trasporto in quest'area.  Un'area sulla quale insiste la seconda strada più trafficata di Milano Metropolitana, l'ex strada statale 415, meglio conosciuta come Paullese, ad oggi raddoppiata solo fino alla Cerca. Il ritardo con cui Regione si è attivata perché si procedesse al raddoppiamento della carreggiata nel tratto fino a Zelo Buon Persico, è lo specchio della sua incapacità nel trovare soluzioni e nel comprendere le enormi potenzialità che può avere questo territorio se gestito in ottica di efficienza e sostenibilità. Ecco perché sarà essenziale, adesso, lavorare in sinergia con Città Metropolitana, affinché questi finanziamenti vengano confermati e perché si proceda alla finalizzazione dei lavori, compreso – conclude Pietro Bussolati - il completamento della pista ciclabile lungo la Paullese».

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