Pantigliate, carenza medici di medicina, mozione in Consiglio affinché il Comune si attivi con il Governo per le misure necessarie

Luigi O. Cordella e Anna Bavutti (Lega): «I Ministeri non ignorino le richieste degli enti locali. Bene Regione Lombardia su tirocinio professionalizzante»

Pantigliate (Mi),16 luglio, 2021 – «I medici di base rappresentano la spina dorsale del sistema sanitario nazionale, sono il primo punto di riferimento e di assistenza per i cittadini. Per questo è necessario porre in essere una serie di misure per bloccare il drastico calo di medici che si sta verificando e invertire questa tendenza. Regione Lombardia ha fatto la sua parte, ora chiediamo ai Ministeri competenti di fare la propria». Così Cordella e Bavutti, consiglieri comunali della Lega in comune a Pantigliate, in merito alla mozione proposta dal Carroccio riguardante la carenza di medici di base.

«Con questa mozione
- scrivono i due esponenti della Lista Pantigliate in Comune - chiediamo al Sindaco e alla Giunta un’attivazione tempestiva presso i Ministeri della Salute e dell’Università e della Ricerca affinché vengano incrementati i finanziamenti per le borse di studio in medicina generale, riportandole almeno alla quota prevista per il triennio 2019/2022 e di anticipare la fine del corso di formazione del triennio 2018/2021, mantenendo ovviamente inalterato il monte ore formativo. In questo modo, 379 tirocinanti diventerebbero effettivi già nei prossimi mesi e non l’anno prossimo. Inoltre, chiediamo una revisione dell’Accordo Collettivo Nazionale con l’introduzione di una premialità per i medici che, esercitando sia in forma singola che associata, decidano di aumentare il proprio massimale. È anche necessario che il Governo incentivi il lavoro in equipe con professionisti sanitari come infermieri, psicologi, assistenti sociali e prevedere forme di sostegno all’utilizzo di strumenti come la telemedicina. Contestualmente – continuano i due esponenti della minoranza - abbiamo chiesto che venga aumenta la quota di assistiti per i medici in formazione al terzo anno da 650 a 1.000 mantenendo la borsa di formazione, che venga  semplificato l’accesso agli ambiti carenti di medici già in possesso di specializzazione/soprannumerari che volessero intraprendere la carriera MMG e di valutare una rimodulazione degli accessi alla facoltà di medicina tale da soddisfare le esigenze derivanti alle attuali carenze. Regione Lombardia ha già fatto la propria parte, istituendo il tirocinio professionalizzante per consentire ai medici in formazione di concorrere all’assegnazione degli ambiti con carenze e riuscire così ad assistere fino a 1.000 pazienti. Questo tirocinio andrà a sostituire l’attività svolta in affiancamento presso un ambulatorio del medico di medicina generale e parte dell’attività teorica. Non c’è altro tempo da perdere. Serve un intervento urgente dei Ministri competenti per fronteggiare questo drastico calo. Nei prossimi cinque anni infatti, a livello nazionale, avremo circa 14mila medici in meno. Si tratta del 53% del totale e significa che circa 14 milioni di italiani resteranno senza copertura di un medico di base. La nostra regione – concludono i due esponenti del carroccio - in particolare sarà quella più penalizzata, visto che ne perderà da qui al 2028 ben 4.167».