Peschiera, intervista a Orazio D’Andrea: «La mia candidatura con Malinverno? Porto avanti i temi cari all’area della sinistra sociale»

Dopo l’addio alla maggioranza, l’archiviazione di Peschiera Bene Comune il suo Presidente e padre fondatore sosterrà Malinverno nella lista di sinistra Peschiera Partecipa

Orazio D'Andrea

Orazio D'Andrea

«L’innocenza in politica non esiste, altrimenti non è politica»

Peschiera Borromeo, 25 febbraio 2021. La notizia pubblicata ieri da Il Cittadino a firma Maurizio Zanoni è una di quelle che non ti aspetti. Orazio D’Andrea storico esponente della sinistra cittadina, fondatore della Lista civica Peschiera Bene Comune, negli anni noto oppositore di Marco Malinverno, di Silvio Chiapella, di Luca Zambon, noto antifascista, sempre in prima linea per i diritti civili, dopo l’addio alla Giunta Molinari, dopo l’archiviazione della Lista civica Peschiera Bene Comune che nella scorsa tornata elettorale aveva totalizzato l’8,45% dei voti, contribuendo in maniera decisiva all’affermazione del sindaco Caterina Molinari, ha deciso di ricandidarsi. Per farlo ha scelto la lista civica Peschiera Partecipa, una lista civica sempre di sinistra che tenterà di riunire i circa 800 voti che da sempre a Peschiera Borromeo sono patrimonio della sinistra critica, ultimamente autoproclamatosi Bene Comune. Fin qua nulla di strano, il fatto inusuale, è che questa lista si presenterà insieme agli avversari politici osteggiati in tante occasioni anche in Consiglio comunale. La coalizione infatti a sostegno di Marco Malinverno è formata dal Partito Democratico, Italia Viva, la lista Peschiera Partecipa e una lista civica di un giornale locale che annovera fra le sue fila alcuni esponenti habitué della commemorazione annuale di Sergio Ramelli, il giovane militante del Fronte della Gioventù assassinato da militanti della sinistra sotto casa nel 1975, e altre persone che in passato erano schierate con il centrodestra. Una coalizione variegata che ricalca un po’ il Governo del Presidente Mattarella in salsa peschierese, dove il premier Mario Draghi è sostenuto da una vasta coalizione parlamentare, dal centro destra a sinistra, e dove non è facile mediare fra posizioni cosi distanti. Quali sono i motivi di questa scelta per molti incoerente e invece per altri comprensibile?
Lo abbiamo chiesto al diretto interessato come al solito alla nostra maniera, senza peli sulla lingua e domande telecomandate. Di seguito l’intervista a Orazio D’Andrea.

Come ha maturato la decisione di sostenere la candidatura di Marco Malinverno attraverso la sua entrata nella lista Peschiera Partecipa?
Sarò sincero, pensavo addirittura di non ripresentarmi, oltretutto Peschiera Bene Comune ha deciso di non ripresentarci come lista e ci ha lasciati liberi di agire come ritenevamo più opportuno. Poi mi sono accorto che questa sarebbe invece stata l’alternativa migliore. L’esperienza delle civiche senza i partiti tradizionali ha fallito. Non è praticabile.

Si tratta di una decisione che va in una direzione diversa rispetto a quella del suo impegno politico di questi anni. Cosa ci può dire?
Io non vedo grandi differenze per ciò che rappresento e per ciò che sono; ovvio che in una coalizione così articolata sarà necessario trovare un punto di condivisione sui temi e i progetti. Ho sempre fatto l’assessore nella maniera più istituzionale possibile, scontrandomi spesso con le difficoltà della macchina burocratica e delle procedure. Ho capito che era necessario essere istituzionale pur non variando le proprie posizioni prettamente politiche. Continuo a portare avanti un discorso che fa riferimento all’area della sinistra sociale.

Le controparti con cui ha avuto in passato degli scontri saranno in grado di fare altrettanto?
Spero di sì. Per me è stata una decisione sofferta ma la porto avanti con fermezza.

Respinge le accuse di chi la taccia di aver cambiato repentinamente posizione?
L’innocenza in politica non esiste, altrimenti non è politica. Non capisco però che mi accusa di essere attaccato alla poltrona: ricordo che me ne sono andato otto mesi fa. Ho spiegato le motivazioni delle mie scelte e mi spiace che qualcuno faccia finta di non capire.

Cosa resterà del gruppo consiliare di Peschiera Bene Comune?
Non lo so, vedremo chi sarà il nuovo Presidente del Consiglio Comunale; teniamo contro che siamo ormai a fine legislatura. Spesso a Peschiera ci si trova di fronte a maggioranze improvvisate, di cui occorre tenere conto.

Parliamo del Bilancio di cui si discuterà domani in Consiglio comunale. Cosa ne sarà della scuola di Linate?
È uno dei grandi temi su cui non si è trovata condivisione. Me ne sono andato perché su argomenti come questo non si è mai trovata una quadra. Non si può agire per schemi preconfezionati, occorre fare i conti con la realtà e con chi vive il territorio.

Ipotizziamo che domani la delibera di bilancio comunale non passi. Cooperazione fra i vari Gruppi politici oppure meglio l’arrivo del Commissario?
È evidente che il Bilancio sia un atto fondamentale per la giunta. Nel caso in cui venisse bocciato, io ritengo che sarebbe necessario ricorrere a un commissario.

Quali saranno i temi principali su cui fonderà la imminente campagna elettorale?
I temi sono tanti e li rendiamo disponibili alla visione di tutti tramite le nostre pagine social Peschiera comune di Europa. È importante che i cittadini sappiano in quale direzione ci muoviamo. Alcune tematiche, come spesso accade dal punto di vista amministrativo, saranno comuni anche ai nostri concorrenti. Colgo l’occasione per ricordare che sabato saremo al mercato per raccogliere firme sulla proposta del Sindaco di Sant’Anna di Stazzema che punta a eliminare i simboli fascisti da luoghi già purtroppo tristemente noti per episodi legati al Ventennio.
Giulio Carnevale